The Elder Scrolls VI: ci giocherete per decenni

The Elder Scrolls VI e Starfield sono le punte di diamante del futuro di Bethesda, e Todd Howard lo sa.

Dopo il lancio piuttosto imperfetto di Fallout 76, c’è infatti molto in gioco: sono molteplici le promesse da rispettare, e magari mantenere, per la compagnia che ha deciso di stravolgere la realtà implicita di un mondo come quello di Fallout; una scommessa, con il sennò di poi, persa in partenza.

In una recente intervista con IGN, il game director Todd Howard si è espresso a riguardo.

Lo scopo è quello di avere una longevità paragonabile a quella di The Elder Scrolls V: Skyrim, ancora sulla cresta dell’onda nonostante gli 8 anni trascorsi dalla sua uscita. Questo intervallo di tempo fa bene, secondo me. Il fatto che ti manchi qualcosa te lo fa rivalutare sotto una nuova prospettiva, nel momento in cui torna da te. Quando potrete vedere il gioco capirete perchè questo gap era necessario, più in termini di tecnologie disponibili che altro, e capirete cosa vogliamo da The Elder Scrolls VI. Sarà un gioco che giocherete per almeno un decennio.

Howard ha reiterato che il sequel comparirà quasi sicuramente sulla prossima generazione di piattaforme confermando la necessità di un salto tecnologico non indifferente, per il prossimo titolo Bethesda.

Diverso, almeno apparentemente, sarà il ruolo di Starfield.

Vogliamo che sia unico nel suo genere. Avrà la propria identità, e sarà identificabile nel panorama della narrativa science-fiction come Fallout lo è per quella post-apocalittica. Starfield sarà il non plus ultra dei giochi sci-fi. Credo che ce la faremo, credo che se c’è qualcuno che può riuscirci, siamo noi.

Visto anche il recente annuncio dell’assenza dei due titoli all’E3 2019 ormai alle porte, ogni notizia a riguardo è ben accetta.

E voi, cosa attendete di più? Il prossimo capitolo di Elder Scrolls o questo affascinante capolavoro sci-fi chiamato Starfield?

Fatevi sentire nei commenti.