Tekken 8 messo K.O. dal battle pass, giocatori furenti
Tekken 8 sta vivendo un periodo di grandi discussioni per le scelte degli sviluppatori di aggiungere le microtransazioni e non solo.
Tekken 8 è uno dei famosi picchiaduro della storia videoludica di tutti i tempi e Bandai Namco è un punto di riferimento per chiunque ami fare a botte (virtuali) utilizzando i suoi personaggi preferiti della serie. Anche per questo ottavo capitolo l’azienda giapponese ha raccolto numerosissime critiche positive e le vendite hanno toccato picchi mai visti prima (più di 2 milioni di copie in un mese).
Tuttavia una mossa inaspettata fatta da Bandai Namco ha fatto storcere il naso a non pochi giocatori e giocatrici fan di vecchia e nuova data della saga che non hanno minimamente apprezzato la scelta degli sviluppatori di monetizzare il titolo dopo il suo lancio sul mercato. La decisione di aggiungere un negozio di microtransazioni nel gioco a distanza di poche settimane dalla sua uscita non è stata molto gradita.
La maggior parte dei giocatori e delle giocatrici infatti ha espresso tutto il loro dissenso riguardo a questa scelta di monetizzare il capitolo e la recente novità di un’ulteriore aggiunta da parte di Bandai Namco ha fatto ripetere le stesse critiche di qualche mese fa. L’azienda con sede a Tokyo ha deciso di introdurre il battle pass e questo ha portato grosso dissenso tra le fila degli utenti.
Tekken 8, le decisioni degli sviluppatori non piacciono
Tra tutti gli utenti che hanno comprato e giocato il titolo quelli più scontenti e che fanno sentire le loro opinioni sono gli utenti di Steam. Le recensioni di questi ultimi mostrano la disapprovazione nei confronti delle scelte fatte da Bandai Namco riguardo alla monetizzazione del gioco e il 40% delle oltre 3.100 recensioni di questi ultimi 30 giorni pubblicate su Steam sono risultate negative.
Inoltre non stupisce il fatto che la maggior parte delle recensioni negative riguardanti Tekken 8 si riferiscano al negozio di microtransazioni presente nel gioco e alla recente aggiunta del battle pass per nuovi combattimenti. Molti utenti Steam hanno anche sottolineato che il titolo base costa già circa 80 euro e non sono per nulla felici di dover investire ulteriori soldi per godersi appieno l’ottavo capitolo targato Bandai Namco.
Circa un mese fa, quando è stato annunciato che il titolo avrebbe avuto un negozio interno al gioco, il direttore Katsuro Harada si è messo in prima linea per difendere la decisione presa da Bandai Namco. L’uomo ha sottolineato quanto lo sviluppo di Tekken 8 fosse costato il triplo del suo predecessore e che un supporto costante dopo la sua uscita avrebbe richiesto ulteriori investimenti.
Era meglio quando non c’era internet (?)
Leggendo l’affermazione di Katsuro Harada per giustificare gli extra costosi del titolo si può comprendere quanto i videogiochi di oggi siano nettamente diversi da quelli di ieri che richiedevano pochi KB a fronte dei pesantissimi GB dei titoli moderni. Basti solo pensare che Tekken 5 per PlayStation 2 occupa almeno 57KB mentre Tekken 8 per PlayStation 5 ne occupa minimo 90GB.
Certamente il processo di sviluppo dei giochi moderni è ampiamente diverso e i titoli usciti per le ultime console richiedono maggiori sforzi e cure nei dettagli da parte dei creatori per rendere al meglio un capitolo. Tuttavia l’avvento di internet e la possibilità di giocare online ha introdotto ulteriori costi da far affrontare agli sviluppatori che poi si devono rifare sulle tasche dei giocatori e delle giocatrici.
Questo andrebbe anche bene perché d’altronde se si vuole avere il meglio bisogna essere disposti a pagare qualcosa in più, ma qui la faccenda è leggermente diversa. Infatti molti utenti Steam si sono lamentati del fatto che già il gioco base ha un costo notevole e tutte queste aggiunte fatte da Bandai Namco non erano state preannunciate. Una sorta di colpo basso da parte di Bandai Namco ai suoi utenti.