Sea Hero Quest, tantissimi dati contro l’Alzheimer
Il nobile videogioco di Glitchers ha collezionato circa 15.000 anni di dati nella lotta contro l'Alzheimer.
Sea Hero Quest sembra un gioco davvero speciale. Questo perché non è un “semplice” videogioco, ma è sviluppato con il preciso intento di scandagliare e riconoscere i primi sintomi di una terribile malattia degenerativa: l’Alzheimer.
Sviluppato da Glitchers insieme a Deutsche Telekom e varie università europee, il suo scopo è quello di venire incontro alla medicina e rendere consapevoli del morbo quanto prima. Secondo il team creativo, farlo in maniera “leggera e divertente” è il miglior modo per collezionare dati, tramite la tecnologia VR applicata al videogioco.
Sea Hero Quest è infatti un gioco VR in cui i giocatori hanno il compito di navigare e controllare una barca virtuale. Forniti di una mappa e diversi checkpoint, devono poi guidare la barca verso i checkpoint una volta che la mappa sparisce e finisce di essere un punto di riferimento.
All’apparenza semplice, lo studio pubblicato sul sito PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences of the USA) dimostra che Sea Hero Quest ha già dato i suoi frutti: giocare per soli due minuti equivale a cinque ore di ricerca. Contando che è disponibile da diversi anni ed è stato scaricato da tre milioni di persone, i ricercatori hanno collezionato l’equivalente di 15.000 anni di dati utili nella battaglia contro l’Alzheimer.
“Una quantità di dati senza precedenti”, ha commentato Hilary Evans, Chief Executive dell’Alzheimer’s Research UK, si legge sul sito di Glitchers.
Gli studi si sono focalizzati soprattutto sui portatori del gene APOE4 (che si crede incida nell’insorgenza dell’Alzheimer). Il professor Michael Hornberger ha trovato che le persone con tale potenziale genetico si comportavano in maniera peggiore rispetto coloro che ne erano privi, prendendo strade meno efficienti per i checkpoint disseminati in mare.