Scandalo Unity, annunciati dei cambiamenti
A seguito delle proteste del mondo videoludico createsi per via dello scandalo Unity, la compagnia ha annunciato dei cambiamenti alle policy
Le vicende legate allo scandalo Unity continuano ad evolvere. Mentre l’intero mondo videoludico continua ad rimanere saldamente contrario alle discutibili decisioni della compagnia, ecco che Unity, di recente, ha annunciato tramite un tweet l’arrivo di alcuni ulteriori cambiamenti alle proprie policy.
Ricapitolando brevemente l’accaduto, tutto ha avuto inizio quando Unity ha annunciato l’introduzione delle nuove policy riguardo l’utilizzo dell’engine proprietario della compagnia, uno dei più famosi a livello globale, alla base di tantissimi titoli altrettanto famosi quali Hollow Knight ed il suo seguito, Marvel Snap, Cult of the Lamb, Pokemon GO, Tunic, Outer Wilds.
Moltissimi sviluppatori indie utilizzano Unity per modellare i loro progetti, ma queste nuove policy annunciate di recente non hanno fatto altro che portare l’intera industria videoludica a schierarsi contro la compagnia, in quanto Unity introdurrà, a partire dal 2024, una tariffa da pagare per ogni installazione unica di un titolo Unity su ogni dispositivo.
La tariffa base, senza abbonamenti “premium” al servizio Unity, parte da ben 0.20 centesimi per installazione, una cifra che può a prima vista sembrare molto bassa, ma come diversi sviluppatori hanno mostrato con dei semplici calcoli, conduce a cifre da capogiro da dover pagare anche se il numero di installazioni totali risulta “modesto”.
Lo scandalo Unity forza la compagnia a cambiare le policy introdotte
Sebbene la compagnia abbia dichiarato che, a detta loro, più del 90% degli sviluppatori che usano l’engine non sarà minimamente affetto delle nuove policy, ormai questo scandalo Unity ha corrotto la loro reputazione, tutt’altro che solida come un tempo. Mentre la concorrenza gongola, Unity vede infatti una diminuzione dei developers interessati a utilizzare tale engine.
Probabilmente, anche questo ha spinto la compagnia ad annunciare dei nuovi cambiamenti alle policy introdotte in un tweet, dove si afferma come si dia credito e peso ai feedback, ovviamente negativi, ricevuti a seguito dell’annuncio delle tariffe per le installazione, e che si stanno operando dei cambiamenti che verranno resi pubblici fra pochi giorni.
Non è ben chiaro a cosa si andrà incontro, per l’esattezza. Magari si farà una radicale marcia indietro rispetto a quanto annunciato in precedenza, magari la tariffa base vedrà una riduzione di prezzo sostanziale, ma molti dubitano che questo possa risanare il danno ormai fatto. La fiducia in Unity, tanto degli sviluppatori quanto dei consumatori, è ormai al minimo.
Lo scandalo Unity, orchestrato in special modo dal CEO John Riccitiello, non ha certamente agevolato in alcun modo la sua compagnia. Sin dal giorno dell’annuncio, la situazione non ha fatto altro che precipitare. In questa news abbiamo evidenziato i punti principali delle vicende, ad esempio l’annuncio della retroattività della tariffa anche sui giochi pubblicati prima del 2024.
Fra pochi giorni avremo delle novità a riguardo di uno dei più infausti momenti della storia videoludica, e capiremo esattamente a cosa si riferisse il tweet quando si parlava di cambiamenti in arrivo, augurandoci che siano modifiche che migliorino davvero la pessima situazione creatasi.