Scaduto il brevetto che imponeva le schermate di caricamento statiche

Nel novembre del 1995, all’inizio dell’era PlayStation, Namco pubblicò il famoso Ridge Racer per l’appena nata piattaforma di Sony. Al di là dell’eccellenza del titolo videoludico, una delle cose che gli utenti ricordano con maggior piacere sono le schermate di caricamento prima di ogni sessione di guida.

Per ingannare l’attesa dei lunghi caricamenti dovuti alla Ram della prima PlayStation, l’azienda di Tokyo vi incluse infatti la possibilità di giocare a Galaxian, il celebre e pionieristico sparatutto (sempre di Namco) uscito alla fine degli anni ’70. Un’ottima idea, che l’azienda pensò bene di bloccare da subito grazie a un brevetto ventennale, scaduto proprio in questi giorni.

Dall’uscita di Ridge Racer gli sviluppatori sono stati quindi costretti a inserire nei loro titoli schermate di caricamento statiche, o al massimo con descrizioni di oggetti, equipaggiamenti e nemici (un accorgimento utilizzato in molti gdr). In qualche raro caso, come nella saga di Assassin’s Creed, l’ostacolo è stato aggirato con intermezzi di caricamento realizzati con lo stesso motore di gioco (il brevetto di Namco bloccava solo i titoli completamente diversi da quello del gioco base).

Lo scadere del brevetto permetterà ora agli sviluppatori più intraprendenti di sfruttare altri modi, incluso l’inserimento di retrogames o minigiochi, per rendere più piacevoli le schermate di caricamento dei titoli moderni.

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