Anche Respawn Entertainment è colpita dai licenziamenti
Respawn Entertainment si accoda nella lista delle compagnie soggette a licenziamenti quest'anno, sebbene non si conosca il numero di licenziati
Proprio mentre iniziavano a circolare voci su un nuovo Titanfall (da non confondere con Titanfall 3), Respawn Entertainment si aggiunge a quella lista di compagnie colpite dai licenziamenti nel 2024, un anno che continua a regalarci spiacevoli sorprese da questo punto di vista.
Non c’è da meravigliarsi, purtroppo, che questo colpisca anche Respawn, viste le recenti parole del CEO EA Andrew Wilson, che ha confermato come EA si focalizzerà molto meno sulla creazione di videogiochi con IP su licenza (Star Wars, ad esempio), e ricomincerà a dare spazio alle proprie IP, ai giochi sportivi e alle esperienze multiplayer.
Secondo Wilson, i videogiochi su licenza non rappresentano il futuro dell’industria, e come conseguenza di tale visione, EA si è vista “costretta” a licenziare quasi 700 persone, equivalenti al 5% circa dei dipendenti EA complessivi. Sebbene Wilson abbia assicurato che “non tutti i team saranno colpiti” dai licenziamenti, Respawn a quanto pare non fa parte della lista dei graziati.
Lo studio creatore di Titanfall 2, Star Wars Jedi Survivor e Apex Legends è stato infatti colpito, nel suo piccolo, dai licenziamenti che hanno interessato EA nel complesso, e si aggiunge a quella lista di team quali Toys for Bob che a causa di “decisioni dall’alto” si vedono ridimensionati.
I licenziamenti EA hanno colpito anche Respawn Entertainment
Come evidenziato da VGC, vari dipendenti ed ex dipendenti di Respawn, fra i quali Aaron Stump, level designer di Apex Legends, hanno espresso il loro disappunto in relazione ai recenti licenziamenti che hanno colpito il team che lavorava al battle royale.
“Il Team di Apex è stato colpito da licenziamenti”, ha dichiarato Stump, “Non è piacevole vedere persone con le quali ho lavorato per 3 anni andare via in questo modo”. Peter Stewart, senior writer presso Respawn, ha commentato di essere “stato risparmiato” dall’ondata di licenziamenti, ma che tali notizie “rendano difficile trova l’energia e la gioia per creare videogiochi”.
Fra le persone licenziate c’è anche Alex Ackerman, che “dopo 20 season di Apex e 5 anni passati a Respawn”, si è vista tolta il suo lavoro. “Lavorare su questo titolo e supportare questa community è stato davvero l’onore delle mia carriera e un punto importante della mia vita”.
Non si hanno notizie certe, al momento, su quale numero preciso di persone sia stato licenziato, ma questo conferisce un ulteriore indizio sui motivi che hanno condotto alla cancellazione di un titolo FPS singleplayer di Star Wars. Non ci sono notizie o rumor invece, che sostengano modifiche per lo sviluppo del nuovo Titanfall.
Questa notizia fa presumere che i licenziamenti del 2024 siano tutt’altro che conclusi, e se il numero di compagnie come Microsoft che licenziano quasi 2000 persone continua ad aumentare, ci sarebbe solamente da chiedersi quale sarà il prossimo studio ad andare incontro ad una riduzione di personale.
Con le più varie motivazioni, che alla fine convergono sempre “in cambiamenti necessari per adattarsi all’industria”, Sony quanto Embracer Group o Epic hanno detto addio ad ingenti numeri di dipendenti, e questa “streak dei licenziamenti” non fa che evidenziare il periodo non proprio brillante attraversato dal mondo del gaming attualmente.