Red Dead Redemption: nuova classificazione dalla Corea del Sud
Il gioco di Rockstar Games ha ricevuto una nuova valutazione, lanciando il sasso per una serie di ipotesi su una sua riedizione.
Mentre tutto tace al riguardo di GTA VI, una recente segnalazione mette al centro dell’attenzione un altro franchise della stessa casa, ovvero Red Dead Redemption. Nelle scorse ore, è stato scoperto che il gioco ambientato nel selvaggio West abbia ricevuto una nuova valutazione dal The Game Rating and Administration Committee of Korea.
L’ente che si occupa di valutare i videogiochi di prossima uscita nella Corea del Sud ha infatti inserito il titolo di Rockstar Games nel suo database. Al suo interno, il titolo è caratterizzato dal codice “CC-NV-230615-001”, dove la sigla NV indica i giochi per console mentre NP si riferisce ai giochi per PC.
È da sottolineare che nel registro dell’ente coreano siano stati già classificati individualmente sia Red Dead Redemption originale, sia la Undead Nightmare Collection che la GOTY Edition. Ciò significa che tale classificazione dovrebbe riferirsi a una nuova edizione differente da quelle appena citate.
Da quest’informazione sono riemerse le voci riguardanti proprio una riedizione del titolo di Rockstar Games. Dopo il lancio di Red Dead Redemption II nel 2018, si suppone che il colosso statunitense stia pensando di riavvolgere il nastro e proporre l’avventura con protagonista John Marston sulle piattaforme di attuale generazione.
Red Dead Redemption: remaster o remake?
Red Dead Redemption uscì nel mese di maggio del 2010 per PlayStation 3 e Xbox 360. A oggi il gioco non ha mai raggiunto il panorama PC, tanto meno Nintendo Switch, a differenza della raccolta con tre GTA. La scorsa estate si era parlato di una remaster del titolo cancellata da Rockstar Games per esempio, ma la notizia non è mai stata confermata né smentita.
Non solo, le voci di corridoio hanno pure puntato il dito verso un remake di Red Dead Redemption, ma per il momento non esiste alcun annuncio ufficiale. Non è da escludere che la nuova classificazione sia giunta (e riportata da Gematsu) come errore del sistema, oppure per continuare a guadagnare dai diritti sul marchio del brand.