Quantum State, annunciato ufficialmente il seguito di Quantum Error

Tramite i social, TeamKill Media ha annunciato in via ufficiale Quantum State, il seguito del non tanto apprezzato Quantum Error; quest’ultimo infatti, nato come esclusiva temporale PS5, è stato oggetto di numerose critiche dalla stampa e dalla community, i quali di conseguenza hanno acceso dure polemiche sui social da parte dello studio di sviluppo.

Nonostante la bocciatura generale data dalle recensioni della stampa su Quantum Error, TeamKill Media sembra intenzionata a mantenere i suoi piani precedentemente fissati. L’annuncio di Quantum State giunge all’attenzione mediatica sul profilo ufficiale X grazie a una prima immagine ufficiale del gioco visibile qui sopra in calce.

Tuttavia, è curioso notare che Quantum State adotterà un approccio diverso, con TeamKill Media che lo descrive come “uno sparatutto cinematografico in terza persona che si concentrerà fortemente sulla narrativa e sullo stealth”, simile a Metal Gear Solid.

Il seguito di Quantum Error è dunque in sviluppo per PlayStation 5 utilizzando l’Unreal Engine 5 come per il predecessore. TeamKill Media afferma che non uscirà quest’anno, “con molto lavoro da fare prima che sia pronto”. Quest’anno, invece, lo studio lancerà Son and Bone, uno sparatutto in prima persona ambientato sulla Terra preistorica popolata da dinosauri.

A proposito di Quantum Error, il predecessore di Quantum State

Come detto in apertura, questo titolo è stato attaccato in modo negativo dai recensori. Ciò ha causato la dura reazione di TeamKill Media nei confronti delle bocciature prese, che ha affermato di come il gioco sia stato paragonato al pari di un AAA (poiché venduto a prezzo pieno su PS Store) nonostante sia una produzione indipendente a basso budget.

Tra le note dolenti riscontrate dalla stampa c’è praticamente tutto ciò che caratterizza Quantum Error, dall’impianto ludico un po’ datato fino al comparto grafico e tecnico non all’altezza. Ma al di là di questo, il gioco ha avuto successo dal punto di vista commerciale, con i costi di sviluppo recuperati già prima della pubblicazione lo scorso anno.