PlayStation 5, rinviato evento 4 giugno
Sony si ferma per George Floyd e i moti di protesta negli Stati Uniti.
A ridosso del pubblicizzato evento del 4 giugno, Sony si è sentita in dovere di avvertire i fan: la PlayStation 5 dovrà attendere. L’evento è stato infatti rimandato a data da destinarsi causa la delicata situazione negli Stati Uniti, collegata all’omicidio di George Floyd – l’uomo di colore morto soffocato dopo esser stato tenuto per 8 minuti e 42 secondi a terra con il ginocchio sul collo da parte di un ufficiale americano.
Si sarebbe parlato di giochi e PlayStation 5, il 4 giugno, e Jim Ryan l’aveva battezzato come l’E3 che non c’è mai stato quest’anno. Nel comunicato si legge che è stato deciso di spostare l’evento perché adesso non è il momento della celebrazione, ma quello di far ascoltare voci più importanti – un rimando alle proteste scoppiate in Nord America, che hanno una lunghissima storia alle spalle.
Sony non è la prima a fare un passo indietro, e segue Electronic Arts e Google, che hanno rispettivamente rimandato la presentazione di Madden NFL 21 e il nuovo sistema operativo della casa di Mountain View, Android 11. L’attesa per l’evento targato PlayStation era alle stelle, sarebbe durato un’ora ma secondo le ultime notizie avremmo dovuto ancora attendere per il tanto sospirato design della console. Il centro dell’esperienza, come detto, sarebbero stati i giochi next-gen.
La tensione negli Stati Uniti è altissima, e in un clima così esplosivo è stato ritenuto inelegante e irrispettoso festeggiare così la nuova generazione di console. Ci sarà tempo, intanto per stuzzicare l’attesa c’è una lista di 38 giochi che dovrebbero arrivare su PlayStation 5.