PlayStation 5: ci dimenticheremo di PSVR?
Quello che doveva essere il futuro è diventato un'attività secondaria, più o meno giustamente.
Se c’è l’insulsa “guerra” fra PlayStation 5 e Xbox Series X a popolare le chat di molti social durante questi giorni di scorte limitate ed esclusive missing in action, c’è un’idea, una destinazione, che sembra comparire e scomparire a singhiozzo sul palcoscenico videoludico è sicuramente quella legata ala realtà virtuale.
L’annuncio di PlayStation 5 ha esaltato molti, come tutta questa next-gen sul nascere, ma c’è una sensazione che non sembra lasciare la “pancia” di molti giocatori come molti di noi in redazione fedeli utenti di PSVR, ossia quella che ci fa sospettare che il fronte VR di PlayStation 5 sia, per quanto ancora da rivelarsi, leggermente troppo in secondo piano.
Sì, siamo i primi ad ammettere che il primo PSVR è assolutamente un convulso di cavi e confusione, una user experience che non possiamo, anche noi aficionados, non affrontare con un leggero sbuffo al pensiero di tutti quei cavi da collegare e cose da spostare e configurare, di nuovo e di nuovo.
Il VR, ad oggi, è qualcosa di tanto complesso da settare quanto semplice da esperire, soprattutto su PlayStation 5: sicuro, la retrocompatibilità di PlayStation 5 è praticamente totale, però anche solo per rendere il tutto funzionante serve un adattatore da unire alle vecchia camera di PlayStation 4 e che nemmeno è compatibile con tutti i modelli.
Il discorso non cambia con lo spostare il discorso sul controller, dato che il fantastico DualSense non funziona con i giochi PSVR, costringendo il giocatore a usare nuovamente il DualShock 4 o i PSMove.
Una seconda freccia sul ginocchio è il fatto che non esistono giochi PSVR che, su PlayStation 5, girino come app native: No Man’s Sky funziona solo su PS4, l’esperienza VR di Hitman III funzionerà solo dopo aver eseguito la versione gratuita per PS4, e ci sono purtroppo diversi altri esempi.
Il terzo e ultimo punto è l’età del sistema PSVR: per quanto il visore in sé sia capace di sorprendere, l’ecosistema PSVR fa troppo affidamento a strumenti “vecchi”, distacco generazione che ora, con PlayStation 5 nelle case di molti, si percepisce ancora di più.
Resta la domanda: PSVR ha un futuro?
Già da tempo ci sono rumor di un probabile PSVR 2 in sviluppo, segno che forse questa iterazione non farà la stessa fine di PS Vita, abbandonata dopo gli scarsi risultati ottenuti, e siamo fiduciosi che le forti caratteristiche di PlayStation 5 potrebbero essere ottimo trampolino per “riportare” la realtà virtuale nel mercato mainstream, lontano dai costi del VR su PC (e dalla sua complessità).