Pentiment: senza Game Pass non esisterebbe
Ad affermarlo è il director del gioco, Josh Sawyer, durante il podcast Waypoint Radio.
C’è chi lo adora e chi vi si approccia con diffidenza, ma il servizio di Microsoft sta aiutando diverse produzioni ad emergere come il recentissimo Pentiment di Obsidian Entertainment che, senza il fondamentale apporto del Game Pass, non avrebbe visto la luce.
Ad affermarlo è il suo stesso director Josh Sawyer che, durante la partecipazione a Waypoint Radio (Episode 523), ha ammesso che:
Non avrei mai proposto di sviluppare Pentiment senza Game Pass, cioè non l’avrei letteralmente realizzato. Non penso sarebbe stato possibile. La vecchia mentalità di editori e sviluppatori è di solito focalizzata su vasti investimenti con un ritorno economico ancora maggiore, e questo non è il focus in questo ambiente, in questo ecosistema. (Game Pass) è l’unico modo in cui concepisco che (Pentiment) sia attuabile. Per il mio bene, realizzando un gioco così diverso, ho cambiato completamente la mia concezione per Pentiment. È così insolito, di nicchia, destinato a un pubblico ristretto, e fintanto che quel pubblico sarà interessato, va tutto bene.
In sostanza si direbbe che, senza Game Pass, Sawyer non avrebbe avuto la stessa libertà artistica che la sicurezza dell’abbonamento gli ha concesso. Pentiment è un titolo unico nel suo genere e, come ho indicato anche nella mia recensione targata GameSource.it, vanta una vena artistica e una scrittura sopraffine.
Il director di Obsidian Entertainment non è il primo sviluppatore e, probabilmente, non sarà l’ultimo a tessere le lodi dell’abbonamento per PC e Xbox eppure non tutti sono d’accordo su questi benefici. E voi cosa ne pensate?
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