Palworld nei guai, Nintendo e The Pokémon Company fanno causa a Pocketpair (AGGIORNATA)
Il lungo silenzio sulla vicenda di Palworld sta per subire un brusco arresto con la chiamata legale da parte della casa di Kyoto e The Pokémon Company.
L’aggiornamento sugli sviluppi è in fondo all’articolo, segue la notizia originale.
Dopo un lungo silenzio tombale, la vicenda di Palworld con Nintendo e The Pokémon Company sta per riaprirsi. La casa di Kyoto e la compagnia proprietaria di Pokémon hanno ufficialmente avviato una causa legale nei confronti di Pocketpair, lo studio dietro il titolo che è stato il fenomeno videoludico di quest’anno.
Nintendo ha confermato che sta facendo causa agli sviluppatori del gioco per “violazione di diversi brevetti”, per la quale chiede ingiunzione e risarcimento. Una causa intentata contro lo sviluppatore, congiuntamente con The Pokémon Company, presso il tribunale distrettuale di Tokyo nella giornata di ieri, 18 settembre. Di seguito il comunicato ufficiale diffuso dalla casa di Kyoto:
“Questa causa richiede un’ingiunzione contro la violazione e il risarcimento dei danni sulla base del fatto che Palworld, un gioco sviluppato e rilasciato dal convenuto, viola molteplici diritti di brevetto. Nintendo continuerà a intraprendere le azioni necessarie contro qualsiasi violazione dei suoi diritti di proprietà intellettuale, incluso lo stesso marchio Nintendo, per proteggere le proprietà intellettuali che ha lavorato duramente nel corso degli anni”.
Palworld, Nintendo e The Pokémon Company di nuovo sotto i riflettori
Lo scorso giugno, il CEO di Pocketpair, Takuro Mizobe, aveva lasciato pensare dalle sue dichiarazioni che la situazione con la casa di Kyoto e TPC sembrava piuttosto tranquilla, sottolineando che non c’è stato alcun contatto verbale tra le tre compagnie. Dopo vari mesi di indagini dietro le quinte, alla fine la grande N e TPC hanno rotto gli indugi avanzando la causa verso Pocketpair.
L’aspetto più interessante della vicenda, alla luce del comunicato diffuso, è che si parla di “violazione di più brevetti” senza però scendere troppo nei dettagli. Uno dei pensieri a riguardo andrebbe direttamente sulla somiglianza dei Pal con i Pokémon, ma non è comunque detto.
In aggiunta, non è da escludere che le violazioni potrebbero riferirsi a qualche particolare meccanica di gioco o a un’idea utilizzata dagli sviluppatori all’interno del titolo senza alcuna autorizzazione. Staremo a vedere se su questo fronte ci saranno ulteriori aggiornamenti che facciano chiarezza.
Dall’altra parte, Pocketpair non ha ancora commentato l’azione legale avviata dalla casa di Kyoto e da TPC. Nonostante ciò, il supporto al gioco sembra continuare, e lo studio ha rilasciato di recente un hotfix che corregge un grave bug riscontrato, ringraziando contemporaneamente la community. Inoltre, Pocketpair ha anche confermato che Palworld non sarà free-to-play.
AGGIORNAMENTO DELLA NOTIZIA ORIGINALE
Nelle ultime ore, Pocketpair ha immediatamente risposto all’accusa mossa da Nintendo e The Pokémon Company con un post sul profilo ufficiale X di Palworld, affermando che intende andare fino in fondo combattendo la causa in favore degli studi di sviluppo indipendenti.
“Abbiamo ricevuto notifica della causa e avvieremo i procedimenti legali appropriati e le indagini relative alle accuse di violazione di brevetto. Pocketpair è uno studio indie con sede a Tokyo. Il nostro obiettivo come azienda è sempre stato quello di creare giochi divertenti. Porteremo avanti quest’obiettivo perché sappiamo che i nostri giochi portano gioia a milioni di persone in tutto il mondo”.
“È davvero spiacevole che saremo costretti a dedicare parte del tempo verso questioni legate a quest’azione legale. Faremo del nostro meglio per i nostri fan e per garantire che gli sviluppatori indipendenti non siano ostacolati o scoraggiati nel perseguire le loro idee creative”.