Overwatch League: Geguri ha ispirato milioni di ragazze in tutto il mondo
Nanzer ha dichiarato che ci sono molti progetti in corso per arginare la disparità tra i sessi. Siamo curiosi di sapere quali!
La parità dei sessi nella Overwatch League non è così male se si considerano i fan, lo staff e gli eroi nel gioco. Ma nella stagione inaugurale, la OWL aveva solo un giocatore femminile, Kim “Geguri” Se-yeon. Geguri si è ufficialmente unita alla Overwatch League quando ha firmato con gli Shanghai Dragons a Febbraio, un momento molto importante e decisivo nella storia del campionato.
È stata riluttante ad accettare il titolo come “prima donna della Overwatch League”, il che è comprensibile. Si riteneva una concorrente e voleva semplicemente giocare. Ma per le donne negli eSport e nei giochi in generale, la sua inclusione nel campionato è stata importante. “Ha già ispirato milioni di ragazze in tutto il mondo”, ha dichiarato a Dot Esports il commissario della Overwatch League Nate Nanzer durante la giornata delle finali della scorsa settimana.
I problemi culturali hanno tenuto le donne fuori dalla Overwatch League, problemi che vanno ben oltre il campo visivo di Blizzard. Il gaming è stato a lungo considerato un’esclusiva per ragazzi, un hobby che semplicemente non è per ragazze. Ovviamente i tempi stanno cambiando, ma c’è ancora molto lavoro da fare per abbattere le fondamenta su cui i giochi competitivi si sono basati per molto tempo.
Per Nanzer, significa fare piccoli passi verso una Overwatch League più inclusiva.
Dal nostro punto di vista, un primo grande passo è quello di rendere la Overwatch League qualcosa di cui ti senti parte integrante, come fan, chiunque tu sia o da qualsiasi luogo provieni. Abbiamo fatto delle cose quest’anno, come il Pride Day alla Blizzard Arena, che credo sia stato un evento fantastico. Vogliamo fare più cose del genere in futuro. Come industria, dobbiamo fare di meglio per assicurarci che i nostri giochi, non solo i nostri campionati sportivi, siano accoglienti, spazi inclusivi in cui tutti si sentano sicuri di competere. Questo sarebbe un ottimo primo passo.
Il team Overwatch di Blizzard sta cercando di combattere la tossicità nei suoi giochi e, a quanto pare, sta funzionando. Il game director di Jeff Kaplan ha riferito all’inizio di luglio che i giochi contenenti chat illecite sono in calo del 26,4% in Nord America. Non sono perfetti, ma, ancora una volta, è un inizio.
Per quanto riguarda la League, Nanzer ha dichiarato che il team ha pianificato alcune iniziative, ma non ha confermato nulla. Come esempi, ha citato il potenziale di ulteriori programmi collegiali e di partenariati organizzativi per creare maggiori opportunità per le donne e le minoranze sottorappresentate negli eSport.
I team della Overwatch League si sono aperti ai nuovi giocatori il 1 agosto. Le squadre sono in grado di estendere i contratti con giocatori già presenti nella propria squadra, o di offrire giocatori per scambi con altre organizzazioni. Gli Shanghai Dragons si sono già riuniti in Cina per discutere le opzioni dei giocatori per la seconda stagione, ma la squadra deve ancora confermare chi rimarrà e chi invece dovrà andarsene. Geguri ha portato molto valore al team; ha radunato un enorme fan base attorno alla peggiore squadra della Overwatch League, grazie alla sua personalità e alla sua guida – per non parlare del fatto che è veramente brava e abile in game.
Potremmo non vedere più donne nella League per la seconda stagione, che comunque non dipenderà interamente da Blizzard. Invece, potremmo vedere uno spazio più inclusivo, nel caso in cui la OWL intraprendesse i passi per arrivarci.