Oculus Rift nell’occhio del ciclone: alcuni sviluppatori si dissociano
Non si placa la polemica attorno a Oculus Rift e soprattutto attorno al suo fondatore, Palmer Luckey: soltanto ieri si parlava – qui la nostra notizia – infatti di un presunto supporto economico (e non solo), da parte dello stesso, alla campagna presidenziale americana del candidato Donald Trump.
Non sono mancate ovviamente le reazioni da parte del web, sebbene molto più interessanti sono risultate quelle inerenti la stessa industria videoludica: molti infatti gli sviluppatori che hanno detto la propria, tra i quali troviamo (come riportato da Twinfinite.net) Insomniac (Ratchet & Clank) – che condannano i discorsi d’odio, che non rispecchiano gli ideali delle persone al lavoro su Oculus – e Scruta Games e Tomorrow Today Labs – che addirittura annunciano la cessazione di ogni forma di supporto all’hardware in questione fino al momento in cui lo stesso Luckey non farà più parte del progetto. Dello stesso avviso anche Polytron, sviluppatori di Fez, che preannunciano una sospensione dei lavori , affermando che “in un clima politico fragile e orribile come questo, non possiamo approvare tacitamente queste azioni sostenendo Luckey o la sua piattaforma“.
Di seguito vi riportiamo i tweet in questione.
https://twitter.com/ScrutaGames/status/779134849512857601
Hey @oculus, @PalmerLuckey's actions are unacceptable. NewtonVR will not be supporting the Oculus Touch as long as he is employed there.
— Tomorrow Today Labs (@TTLabsVR) September 23, 2016
Di tutt’altro avviso è invece SoundStage, che annuncia un supporto totale all’altra candidata, Hillary Clinton nelle ventiquattr’ore successive al tweet, con la donazione di ogni profitto incassato in quel lasso di tempo.
https://twitter.com/soundstagevr/status/779318912152317952
Non è ancora arrivata una risposta da parte dei di Oculus Rift o del suo proprietario(Facebook), ma siamo sicuri che la vicenda sia ancora lontana dalla sua conclusione.