NY Times: Red Dead Redemption 2 è il film western dell’era digitale
Il mondo dei videogiochi incontra quello del Cinema
In un recente articolo del New York Times pubblicato online lo scorso 23 novembre, si celebra il successo di Red Dead Redemption 2. Non si parla solo di vendite, che dall’uscita in ottobre hanno raggiunto in soli tre giorni 775 milioni di dollari, ma di videogiochi come vera e propria forma d’arte. Eccovi un estratto delle parole del famoso tabloid americano.
Il videogioco ora diventa un film! Se prima di questo videogioco si parlava di gaming solamente tra nerd e geek, il titolo di Rockstar Games può essere addirittura definito un film, dal momento che l’azione e le missioni della trama passano in secondo piano se si considera lo sfondo di identità nazionale e culturale che emerge dalle singole storie di fuorilegge, sceriffi e gangster, tutti personaggi/attori del gioco in grado di narrarci le loro avventure.
L’immaginario del West che troviamo in RDR2 si avvicina, infatti, a quello dei grandi classici con numerosissimi riferimenti cinematografici, – come ad esempio i film di John Ford – e letterari. L’interazione tra i diversi personaggi non avviene solo attraverso il combattimento ma con conversazioni che nel loro complesso costituiscono una sceneggiatura per un nuovo classico western dell’era digitale.
Un nuovo film in cui non si è solo spettatori, ma si è chiamati a prendere decisioni e scelte da cui derivano grandi responsabilità, per costruire la nostra avventura.