Nuove informazioni su uno Yakuza 0-2, City Hunter e molto altro
Ammettiamolo, chi non vorrebbe un titolo su City Hunter?
I colleghi di Gameblog.fr hanno avuto modo intervistare Daisuke Sato, noto principalmente per essere il producer della serie Yakuza, grazie al quale abbiamo avuto modo di scoprire qualche retroscena su ciò che bolle in pentola in casa Sega e non.
A cominciare da Yakuza 0, uno dei capitoli che più ha colpito i fan della serie, i quali chiedono a gran voce un proseguimento delle avventure di Kiryu e Majima. Sato non ha espresso parole confortanti a riguardo, limitandosi a dire che attualmente non c’è nulla di certo, ma che se il progetto dovesse partire vedrà sicuramente protagonisti i nostri giovani “eroi”. Sempre riguardante la propria serie di punta, al producer è stato chiesto, alla luce dell’approdo su PC, un eventuale porting dei capitoli di Yakuza su altre console. Sato è stato chiaro: i primi due capitoli su Wii U sono andati malissimo e Nintendo Switch non è attualmente la console che vedono più idonea a supportare la serie; attualmente, l’unica console oltre PlayStation 4 ad essere presa in considerazione è Xbox One, ma è ancora tutto da vedere. Ultimo, ma non per importanza, sembra che nonostante Yakuza 6 rappresenti la fine del ciclo di Kiryu, potremmo ancora sentire parlare di lui nei capitoli successivi, e questa cosa non può che renderci felici.
Un altro punto toccato durante l’intervista è la possibilità di veder prodotto un City Hunter in stile Yakuza. Per chi non lo sapesse, e spero siate davvero pochi, City Hunter è una serie manga uscita tra gli anni ottanta e novanta, che segue le vicende di Ryo Saeba e Kaori Makimura, che insieme formano il gruppo di investigatori/guardie del corpo che da il nome all’opera. Senza scendere troppo nei dettagli, esattamente come Yakuza anche City Hunter è ambientato nel quartiere di Shinjuku e lo stesso Sato si è dimostrato entusiasta nel poter lavorare ad una trasposizione videoludica del manga. Oltretutto, SEGA non è nuova a questo genere di cose, visto anche il successo riscosso con Fist of the North Star, che concretizza ancora di più l’idea di vedere un titolo dedicato ai due investigatori privati.
Infine, sono state spese qualche parole anche su Binary Domain e su un suo eventuale sequel; quest’ultimo è anche fortemente voluto da Sato stesso, ma la decisione finale sul suo sviluppo resta comunque a SEGA, perciò non ci resta che attendere.