Nintendo of America, un positivo al Coronavirus
Il coronavirus non risparmia nemmeno il papà di Super Mario
Momenti di tensione nella sede di Redmond di Nintendo of America dopo la scoperta di un dipendente risultato positivo al tampone del Coronavirus. L’impiegato, secondo quanto riportato da Dualshockers, è stato anche in contatto con altri suoi colleghi nei giorni scorsi. Ormai l’epidemia da Covid-19, dopo essersi diffusa a macchia d’olio in Europa, è sbarcata inesorabile sul suolo americano.
L’ESA ne sa qualcosa, costretta, per causa di forza maggiore, a cancellare l’evento E3 in programma a giugno. In seguito alla dichiarazione di pandemia da parte dell’OMS, il mondo si è progressivamente fermato per contrastare l’avanzata del Coronavirus. Tra voli cancellati, frontiere chiuse, quarantene e auto-isolamenti, il mondo è frammentato in altrettanti piccoli micromondi, accomunati dal medesimo e maledetto problema.
Per far fronte all’emergenza interna causata dal Coronavirus, Nintendo è corsa ai ripari. Tutti i dipendenti che sono entrati in contatto con il collega contagiato, e che sono risultati positivi al COVID-19, si sono auto-messi in quarantena, indipendentemente dalla comparsa o meno dei sintomi. Un gesto precauzionale ma dovuto, onde evitare la diffusione ulteriore del contagio.
Il colosso giapponese, in una dichiarazione, ha voluto rassicurare tutti:
“Nintendo of America segue l’evoluzione delle condizioni di salute del dipendente contagiato e continuerà a prendere precauzioni per salvaguardare la salute e il benessere di tutti i nostri dipendenti e della comunità intera.”
In virtù di questo, l’azienda ha concesso ai suoi dipendenti di poter lavorare da casa e limitare al massimo situazioni di pericolose proliferazioni.
Nintendo ha voluto concludere il suo comunicato con un segnale positivo, unendosi alla battaglia che il pianeta intero sta combattendo in questi mesi:
“Nintendo of America ha preso una decisione precauzionale consentendo ai suoi dipendenti che lavorano negli Stati della California e Washington l’opportunità di lavorare da casa. La loro sicurezza e il loro benessere è la nostra massima priorità. Stiamo continuando a monitorare da vicino gli sviluppi della COVID-19, condividiamo le preoccupazioni ma al tempo stesso dimostriamo il nostro sostegno a tutte le persone colpite dall’epidemia di COVID-19.”
La guerra è appena iniziata ma adesso abbiamo un altro valido alleato nella lotta contro il Coronavirus.