Need for Speed ritorna a Criterion Games
Il precedente team di sviluppo Ghost Games diventerà EA Gothenburg, un hub di supporto ingegneristico per tutta Electronic Arts.
Electronic Arts ha annunciato che lo sviluppo del franchise di Need for Speed ritorna nelle mani degli sviluppatori di Burnout noti come Criterion Games. Dopo aver speso la maggior parte del loro tempo su Burnout, Criterion ha lavorato su due titoli della saga di Need for Speed: Hot Pursuit nel 2010 e Need for Speed: Most Wanted nel 2012.
Dopo la gestione di Criterion lo sviluppo è stato affidato a Ghost Games per un totale di quattro capitoli quali Need for Speed: Rivals (a cui Criterion ha lavorato come team di supporto), il reboot del 2015 Need for Speed: Payback e il recente Need for Speed: Heat. Per la maggior parte del tempo, Criterion ha lavorato come team di supporto anche a progetti esterni ai titoli automobilistici come ad esempio la Battle Royale di Battlefield V.
EA ha confermato che Ghost Games sarà rinominata in “EA Göthenburg” e provvederà a supportare in scala mondiale tutta Electronic Arts nel settore ingegneristico, affermando quanto segue:
L’esperienza ingegneristica del nostro team di Göteborg, alcuni dei quali sono architetti del motore Frostbite, è vitale per numerosi dei nostri progetti in corso e rimarrebbero in quella sede.
Nel frattempo, i creativi di Ghost Games verranno ricollocati in altri team di sviluppo, sebbene, almeno 30 dipendenti rischiano di perdere il loro posto di lavoro. In merito a questa problematica EA afferma:
Al di fuori degli ingegneri e di quelli che prevediamo di trasferire ad altre posizioni, ci sarebbero altri 30 dipendenti a Göteborg e speriamo di poter inserire il maggior numero possibile di loro in altri ruoli all’interno dell’azienda.
La società statunitense ha inoltre spiegato il motivo dietro a questo cambiamento: la posizione di Ghost Games a Gothenburg in Svezia, non ha soddisfatto le esigenze necessarie ad attirare talenti adatti a lavorare su produzioni importanti come i tripla A. Per questo motivo EA sta riportando lo sviluppo della saga di Need for Speed a Criterion Games sostenendo quanto segue:
Con una forte storia e passione per i giochi di corse e la visione di ciò che possiamo creare, il team di Criterion porterà Need for Speed nella prossima generazione.
Ghost Games ha contribuito a offrire ai nostri giocatori alcune fantastiche esperienze con Need for Speed ma produrre costantemente capitoli di un titolo tripla A significa che abbiamo bisogno di un team con competenze diverse e di luoghi in cui possa essere supportato continuamente. Nonostante i nostri migliori sforzi per creare un gruppo di sviluppo indipendente a Göteborg per diversi anni è ormai diventato chiaro che il talento di cui abbiamo bisogno per mantenere uno studio tripla A al completo non è qui disponibile. Criterion può però fornire la leadership costante di cui abbiamo bisogno per continuare a creare e fornire nuove esperienze di gioco per molto tempo a venire.
Criterion è uno studio fantastico e non vediamo l’ora di aggiungere al loro team altri talenti in grado di costruire un grande futuro per Need for Speed ma anche gli ingegneri di Göteborg sono fondamentali per i nostri piani con EA.
EA vuol forse puntare sulla propria IP automobilistica dopo gli ultimi aggiornamenti legati alle microtransazioni? Dopo gli ultimi leak svelati è lecito pensare che il team di Burnout Paradise ci regalerà in futuro un capitolo completamente rivoluzionario di Need for Speed, sorprendendoci magari con una apparizione a questo E3 2020?