NBA 2K20: l’effetto “The Last Dance” si fa sentire
Stando a una dichiarazione di 2K e Visual Concepts, la serie tv di Netflix ha fatto sì che aumentassero le partite con i Bulls di Jordan
Il fascino esercitato da Michael Jordan e dai suoi Bulls continua anche ai giorni nostri, e lo vediamo da alcuni numeri annunciati in questi giorni su NBA 2K20. Dichiarano 2K e Visual Concepts che a partire dal 19 aprile, data di uscita dei primi due episodi di “The Last Dance” su Netflix, le partite disputate con i Chicago Bulls di Michael Jordan sono aumentate del 113%.
Ricordiamo che all’interno del cestistico in questione i team storici dei Bulls presenti sono bel sette, di cui sei hanno al loro interno Jordan, e sono i seguenti: 1985-86, 1988-89, 1990-91, 1992-93, 1995-96, 1997-98. Per chi non lo sapesse, “The Last Dance” racconta la storia dei Chicago Bulls nella stagione 1997-98 e di come la franchigia sia partita dalla mediocrità per arrivare a contendere il primato nella Lega. Narrando la storia della squadra nella stagione sopra citata, “The Last Dance” fa un excursus generale anche sui vari atleti che la hanno caratterizzata: Michael Jordan, Scottie Pippen, Phil Jackson e Dennis Rodman.
https://youtu.be/ZLrtNIYcmiE
Che ne dite? Interessante vero come la serie tv influenzi in modo così forte i giocatori di NBA 2K20? Che siano stati presi dalla nostalgia? Voi che ne pensate? Parliamone insieme, come sempre, nei commenti!