Molyneux difende Electronic Arts: «Non è un impero del male»
Potrebbe essere premiata per il terzo anno di fila come azienda più fallimentare degli Stati Uniti d’America in quella che è una classifica non del tutto veritiera o plausibile, ma intanto c’è chi la difende: Peter Molyneux, noto game designer, ha voluto difendere Electronic Arts cercando di sedare tutte le maldicenze sull’azienda americana.
«Non è un impero del male – dice in un’intervista a Kotaku Molyneux – ha fatto tantissimo per il mondo del videogioco. Quando le grandi corporazioni acquistano dei team di sviluppo le cose sono costrette a cambiare. Il problema nasce soltanto quando il proprietario del team riceve molti soldi, perché quello è l’aspetto che cambia definitivamente le persone. Quando EA ha acquistato Bullfrog volevano semplicemente renderla migliore: ci hanno dato un ufficio migliore, dove potevamo giocare con le pistole ad aria compressa, e aveva anche creato un dipartimento per le risorse umane. Questo ha cambiato l’atmosfera, è vero, ma a volte si tratta di un cambiamento positivo, altre volte le rende peggiori».