Microsoft ha appena acquisito Activision Blizzard
Una di quelle notizie che davvero nessuno poteva aspettarsi.
In una mossa che ha dell’incredibile, stamattina è arrivata la notizia dell’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft.
Sì, è davvero incredibile, ma i creatori di Call of Duty, Warcraft, Candy Crush, Tony Hawk, Diablo, Overwatch, Spyro, Hearthstone, Guitar Hero, Crash Bandicoot, StarCraft e tanto altro ora fanno parte della missione Xbox.
L’annuncio, ai più, è arrivato con queste parole:
Come team, abbiamo lo scopo di estendere la gioia e la comunità di videogiocatori, a tutto il pianeta. Sappiamo tutti che il gaming è la forma di intrattenimento più vivace e dinamica, e stiamo ancora sperimentando molto sul potere, che ha il gaming, di connetterci tutti. Nell’inseguire questo obiettivo, è incredibile bello poter annunciare l’acquisto, da parte di Microsoft, di Activision Blizzard.
Se già l’acquisizione di Bethesda da 7 miliardi aveva sorpreso, in questo caso si parla di una cifra molto vicina ai 70 miliardi, valori astronomici che davvero è difficile contestualizzare e anche solo immaginare. Quello che invece sappiamo è che, fino al concludersi dell’acquisizione, Activision Blizzard e Microsoft Gaming continueranno ad operare in autonomia; una volta che sarà avvenuta la transazione, invece, l’intero team Activision Blizzard dovrà rendere conto a Spencer, CEO della sezione Microsoft Gaming appunto.
I nomi all’interno dell’ombrello Activision Blizzard sono molti, da High Moon Studios a Infinity Ward, a King e Sledgehammer Games, fino ad arrivare a Treyarch; questo significa che potremo presto aspettarci molti titoli creati da questi developer su Xbox Game Pass e PC Game Pass, ma anche che questa unione potrebbe portare decisivi passi avanti a livello di Cloud Gaming, vista la tendenza di Activision Blizzard ad operare su più piattaforme contemporaneamente.
Ovviamente la dichiarazione di Spencer e Xbox non finisce qui, facendo dovuto riferimento all’ambiente tossico al quale spesso la compagnia di Robert Kotick è stata paragonata:
Diamo molto valore alle singole mentalità dei nostri studi di sviluppo, ma crediamo che il successo, a livello creativo ed economico, vada di pari passo con il trattare ogni persona con dignità e rispetto. Questa regola la vogliamo applicata da ognuno dei nostri team e da ognuno dei nostri leader. Non vediamo l’ora di poter estendere questa cultura di inclusività anche ai team di Activision Blizzard.
Insomma, fra i mille dubbi su monopoli, cifre da capogiro e futuri incerti, non rimane che essere felici di come un’azienda così violentemente (e giustamente) calunniata per una cultura lavorativa tossica figlia di generazioni fa, possa avere una possibilità di redenzione, per ripartire da zero magari rimuovendo proprio quegli elementi di tossicità che l’hanno portata dov’è ora.