Mario + Rabbids: Sparks of Hope, il motivo per cui Rosalinda non è giocabile
Il creative director del gioco spiega perché Rosalinda non è un personaggio giocabile
Mario + Rabbids: Sparks of Hope è uno dei migliori giochi per Nintendo Switch degli ultimi anni, pieno di gag e riferimenti al mondo di Super Mario, ed è quindi naturale che in molti siano stati contenti della presenza di Rosalinda.
Dopo l’uscita del titolo originale, il team di sviluppo di Ubisoft Milan ha dimostrato la propria dedizione continuando a lavorare e a pubblicare una serie di DLC, che hanno aggiunto nuove zone, nemici e personaggi, l’ultimo dei quali il mitico Rayman. Nonostante Rabbid Rosalinda sia tra i personaggi giocabili del gioco, la tutrice degli sfavillotti stessa non è mai stata inclusa come personaggio giocabile nei DLC che succedono alla fine dell’avventura principale.
Dopo diverse speculazioni e richieste di chiarimenti da parte dei fan, finalmente esiste una risposta.
Perché Rosalinda non è giocabile in Mario + Rabbids: Sparks of Hope?
La spiegazione di questo fatto arriva direttamente dalla fonte, ovvero da Davide Soliani, creative director del gioco stesso (di cui potete trovare qui la nostra recensione), che ha risposto alla domanda diretta durante un’intervista a Nintendo Everything.
“Ad un certo punto dello sviluppo abbiamo discusso di rendere Rosalina un personaggio principale – ha raccontato Soliani – ma se la si ha ben presente, a parte in giochi come Mario Kart per esempio, per rimanere fedeli alla lore Nintendo, in Mario Galaxy è altissima. È davvero alta, e questo avrebbe costituito il primo problema con il sistema di copertura del gioco, perché è stato già molto difficile inserire un personaggio come Bowser dietro una copertura. Sarebbe stato ancora più difficile con Rosalina se fossimo rimasti fedeli alla tradizione dei giochi Galaxy.
E il secondo problema è che è troppo potente. Quindi, per farlo, avremmo dovuto creare una storia completamente diversa attorno a Rosalina. Ma in un certo senso possiamo dire di avercela fatta, anche se non era giocabile”.