La Corea del Sud criminalizza il boost con una nuova legge

Giocare per conto di qualcun altro per salire di livello, porterà ad una multa salata

Il boost, o potenziamento, si ottiene quando una persona gioca sul conto di una seconda per classificarla. Ebbene,  tale pratica sarà presto un reato in Corea del Sud, con alcune rigide punizioni che attenderanno i colpevoli.

La nuova misura arriva per gentile concessione di un emendamento alla legge sulla promozione dell’industria del videogioco sud coreano approvata nel giugno 2017. La nuova misura è stata sviluppata in collaborazione con l’industria dei videogiochi del paese e punirà i ripetitori con una multa fino a 20 milioni di won, circa 18.000 euro. Si parla anche di una pena detentiva di due anni.

Come probabilmente comprenderete, la Corea del Sud è un focolaio di competizione per gli e-sport, quindi il boost è diventato un problema di una certa rilevanza. Evidentemente, i consueti termini di utilizzo delle società videoludiche non sono stati sufficienti a scoraggiare o a frenare il comportamento dei giocatori. 
Alcuni di essi si sono addirittura registrati come aziende e vendevano i loro servizi come se fossero legittimi.


La legge entrerà in vigore tra sei mesi definendo un “gioco delega” come “un atto che interferisce con il normale funzionamento del gioco organizzando o fornendo il servizio per acquisire il punteggio o le prestazioni del gioco in un modo che non sia approvato dal business legato al gioco gestito.”


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