Kotaku paragona Kingdom Hearts a Twin Peaks
Nell'oscurità di un futuro passato il mago desidera vedere. Non esiste che un'opportunità tra questo mondo e l'altro... Kingdom Hearts incontra Twin Peaks
Mentre giocava a Kingdom Hearts, Cameron Kunzelman di Kotaku è stato colpito da uno strano pensiero: Kingdom Hearts è stranamente simile a Twin Peaks, la serie TV cult anni ’90 di David Lynch.
Il sito non è nuovo a particolari stream of consciousness, come li chiamerebbe James Joyce, sugli argomenti più disparati. Ovviamente l’articolo originale, che ci è sembrato simpatico riportare, è spoiler, quindi nemmeno qui potremo esentarci dallo scrivere a ruota libera.
Kunzelman premette di non credere che Kingdom Hearts e Twin Peaks siano lo specchio l’uno dell’altro, né che l’universo Disney-Final Fantasy di Square Enix sia la Loggia Nera dei videogiochi: sono simili nel modo di raccontare la storia, e come il pubblico reagisce ad essa.
Twin Peaks è composta da due stagioni andate in onda negli anni ‘90, più una terza, criptica stagione andata in onda venticinque anni dopo (2017). Vi è anche un prequel, Fuoco cammina con me (1992), che racconta gli ultimi giorni di vita Laura Palmer prima della morte, diventata uno dei momenti topici del piccolo schermo, tre libri e merchandise vario. Kingdom Hearts, dal canto suo, è composto da nove giochi (dieci, con Kingdom Hearts III di prossima uscita), varie serie manga, funko pop e chi più ne ha più ne metta.
A parte i numeri, da alcuni considerati “naturali” dato il successo dei rispettivi media e da altri considerati “eccessivi” o innecessari/deludenti rispetto i primi capitoli, cosa hanno in comune Kingdom Hearts e Twin Peaks? Sostanzialmente la trama, ritiene Kunzelman, o meglio come essa viene presentata e assorbita dal pubblico.
Entrambi, spiega, si focalizzano su grandi complotti, svelati in maniera particellare gioco dopo gioco o stagione dopo stagione, seguendo un eroe a volte bloccato nel tempo e nello spazio (Sora, addormentato alla fine di Kingdom Hearts: Chain of Memories, e Dale Cooper bloccato nella Loggia Nera) e un ricco cast di comprimari.
Narrazione transmediale, espressione coniata dal professor Henry Jenkins in Cultura Convergente (2006), questa è l’espressione utilizzata da Kunzelman per accomunare i due titoli, vale a dire quelle narrative che si arricchiscono muovendosi attraverso diversi tipi di media. Sia Kingdom Hearts che Twin Peaks permettono di aggiungere pezzi del puzzle ad una trama che è andata – per alcuni – a intricarsi con il tempo con i diversi titoli che compongono la serie. Critiche rivolte da chi, ad esempio, ritiene la decisione di Tetsuya Nomura di voler aggiungere i viaggi nel tempo nel calderone tramite il recente Kingdom Hearts 3D: Dream Drop Distance una mera complicazione.
Secondo il redattore di Kotaku, comunque, l’enormità di informazioni, i dettagli e le diverse connessioni e sfaccettature dei personaggi sono offerte al giocatore, la quale dedizione al gioco o alla serie TV viene premiata – per chi riesce ad andare oltre queste critiche e alla complessità di questi due capolavori diversi per natura.
La speranza di Kunzelman, alla fine del bizzarro articolo, è quella che la storia di Kingdom Hearts abbia una chiusura “degna” come Twin Peaks nella terza stagione. E voi, lettori, ce la vedete questa similitudine tra Kingdom Hearts e Twin Peaks?
Kingdom Hearts III, ricordiamo, non concluderà la serie, ma solo la storyline di Xehanort (e molto probabilmente quella di Sora). La data d’uscita è fissata per il 29 gennaio 2019 su PlayStation 4 e Xbox One.
Fonte: Kotaku