Kojima parla di Death Stranding, il suo “Strand Game”
Cosa sarà Death Stranding? La parola al creatore, Hideo Kojima.
Ieri 29 maggio è stata sicuramente la giornata di Hideo Kojima e del suo Death Stranding, la cui data d’uscita è stata finalmente rivelata con un lungo trailer bianca su nera: 8 novembre 2019.
All’alba della rivelazione, il gioco che vede protagonista l’attore Norman Reedus nei panni di Sam Bridges è stato discusso dallo stesso Kojima su Twitter, in due post separati in cui spiega cosa sia Death Stranding e come lo abbia inteso il folle creatore (in positivo).
Nel primo tweet Kojima parla dello scopo del gioco e dell’importanza del tema della “connessione”:
Death Stranding è un tipo di action game completamente diverso dove l’obiettivo del giocatore è riconnettere città isolate e una società frammentata. Tutti gli elementi, inclusi la storia e il gameplay, si legano insieme dal tema dello “strand”, o della connessione. Nei panni di Sam Porter Bridges, il vostro compito sarà quello di creare un ponte (bridge significa ponte, in inglese) tra queste divisioni e così facendo creare nuovi legami o “strands” con altri giocatori sparsi per il globo. Attraverso la vostra esperienza di gioco, spero riuscirete a comprendere la vera importanza del creare connessioni con le altre persone.
Il secondo tweet è più stringato, in cui battezza Death Stranding come un action game “nuovo” dandogli addirittura un nome tutto suo:
Death Stranding non è un gioco stealth. È un action game nuovo nel suo genere che si basa sul concetto della connessione (o strand). Lo chiamo Social Strand Game o semplicemente Strand Game.
Ha catturato il vostro interesse? Se volete saperne di più ecco il trailer d’annuncio della data, ulteriori indizi sul gioco e un articolo in cui snoccioliamo il trailer e il significato dello slogan dell’esclusiva PlayStation 4: il domani è nelle vostre mani.