Kingston e un’interessante indagine di mercato

Come ha cambiato, la pandemia, le nostre abitudini di giocatori?

C’è Kingston dietro ad un’interessante indagine di mercato rivolta al tentare di comprendere come sono cambiate le nostre abitudini da gamer durante questo periodo di pandemia.

Kingston

La pandemia, è quasi inutile ricordarlo, ha stravolto molte delle nostre routine: lavoro da remoto (qui la recensione di una buona webcam), didattica a distanza (qui invece un ottimo paio di cuffie), distanziamento sociale, sono tutti termini entrati di prepotenza nel nostro day-to-day e nei nostri vocabolari, tutti elementi che hanno influenzato anche il nostro tempo libero.

Considerando i 17 milioni circa di videogiocatori in Italia, Kingston (per la precisione Kingston Fury) ha voluto indagare su un vasto campione della community del brand, un panel di appassionati che passano tra le 5 e le 20 ore a settimana giocando a videogiochi di vario genere.

Kingston

Un primo interessante dato che emerge dal sondaggio è che più del 50% del campione ha incrementato il tempo dedicato al gaming nel corso dell’ultimo anno e mezzo, soprattutto nei periodi di lockdown e/o di restrizioni più rigide.

Per alcuni è stato un incremento di una passione già esistente, per altri la risposta all’impossibilità di svolgere attività all’esterno o comunque all’aperto; ben l’83% degli interpellati afferma che il gaming è stato di aiuto per svagarsi e superare questo periodo difficile. Non solo, il gaming ha anche rappresentato un’opportunità di interazione con le altre persone, seppur virtualmente e a distanza, anche se solo il 9% afferma che ha iniziato a prediligere il gioco in streaming.

Un grosso problema dello stivale italico, ma non solo, è la diffusione di un collegamento ad internet affidabile: solo una parte ristretta del campione, però, lamenta problemi di connessione (21%) o generica lentezza della rete (6%). Ultimo dato interessante riguarda le esigenze a livello di hardware: circa il 60% del campione ha investito in un upgrade della propria attrezzatura da gaming, con un 29% dedicato alle periferiche in sé, un 26% a postazione e seduta, un 8% all’SSD e un 7% a moduli di memoria vari.

Kingston

A queste necessità Kingston sicuramente sa rispondere, e lo fa con le sue memorie ad alte prestazioni Kingston FURY (Renegade, Beast e Impact) recentemente annunciate, oltre al nuovissimo SSD per il gaming e una nuova linea di memorie DDR5. Insomma, status quo e necessità sono in continua evoluzione, e l’obiettivo di Kingston è e rimane quello di consentire agli appassionati di upgradare le proprie postazioni quanto e come desiderano.

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