Irrational Games: “Il fotorealismo è un’esigenza dell’industria, non volontà del giocatore”
Che BioShock: Infinite sia un gioco in cui il concetto di arte è decisamente presente è fuori da ogni dubbio. Ora, però, gli sviluppatori di uno dei sequel più attesi dell’attuale stagione videoludica ha acceso i riflettori sullo stile artistico di Infinite, spiegando che stanno cercando in ogni modo di fuggire dal fotorealismo di cui ad oggi molti sviluppatori abusano.
Parlando a CVG, Bill Gardner, design director di BioShock: Infinite, ha dichiarato: "Guardate ad esempio a Elizabeth. Lei non è affatto fotorealistica e in nessun modo questo è il nostro obiettivo. Noi vogliamo che sia credibile e amabile. Credo che quella del fotorealismo sia una mania dell’industria che non trova davvero riscontro nei giocatori, anche se ad oggi è ormai la strada più semplice".
Voi cosa ne pensate dello stile di BioShock: Infinite? Lo preferireste più realistico o lo amate così? Credete anche voi che il desiderio di fotorealismo dipenda dalla volontà degli sviluppatori di nascondere lacune artistiche?