Il Regno Unito blocca l’affare Activision da 69 miliardi
La CMA afferma che l'accordo danneggerebbe la concorrenza in fatto di cloud gaming.
L’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft per un valore di 69 miliardi di dollari ha subito un duro colpo dopo che l’autorità di vigilanza antitrust britannica ha posto il veto al più grande accordo mai concluso dall’industria del gioco, affermando che creerebbe frote danni alla concorrenza nel settore del cloud gaming.
L’Autorità per la concorrenza e i mercati ha dichiarato che le sue preoccupazioni non possono essere risolte con rimedi come la vendita del franchise di Call of Duty (proposta da Activision Blizzard di recente) o altre soluzioni che prevedano la promessa di permettere ai rivali di offrire il gioco sulle loro piattaforme, secondo un comunicato di mercoledì. Microsoft ha dichiarato che ricorrerà in appello contro la decisione.
La pressione su Microsoft si è fatta sempre più forte mentre esercitava pressioni in patria e in Europa per convincere gli organi di controllo ad autorizzare l’operazione, una delle 30 maggiori acquisizioni di tutti i tempi. Le conclusioni della CMA precedono le decisioni dell’Unione Europea e della Federal Trade Commission statunitense, che è in attesa di un’udienza in estate dopo aver fatto formalmente causa per porre il veto alla transazione di acquisizione di Activision Blizzard appunto.
Martin Coleman, presidente del gruppo di esperti indipendenti che ha condotto l’indagine, ha detto:
Microsoft gode già di una posizione di forza e di vantaggio rispetto agli altri concorrenti nel settore del cloud gaming e questo accordo rafforzerebbe questo vantaggio dandole la possibilità di indebolire le aziende concorrenti, magari più nuove e innovative.
La CMA ha ritenuto che la fusione potrebbe comportare prezzi più alti, meno scelta e meno innovazione per i giocatori e le giocatrici del Regno Unito; tuttavia, all’inizio di questo mese, ha ristretto il suo campo d’azione originario per concentrarsi sul cloud gaming piuttosto che sulle console, dopo aver valutato nuove prove. Brad Smith di Microsoft, ha detto:
Rimaniamo pienamente impegnati in questa acquisizione e faremo ricorso. La decisione della CMA respinge un percorso pragmatico per risolvere i problemi di concorrenza e scoraggia l’innovazione tecnologica e gli investimenti nel Regno Unito.
Microsoft ha combattuto la battaglia normativa nel Regno Unito e in Europa con diverse conferenze stampa a Bruxelles e pubblicità a tutta pagina sui giornali britannici per cercare di influenzare l’opinione pubblica sull’accordo, strategia che a quanto pare non è bastata.
Da quando il Paese ha lasciato l’Unione Europea, l’autorità di regolamentazione ha cercato di affermarsi come autorità leader a livello mondiale. In recenti dimostrazioni di forza, ha affrontato le grandi aziende tecnologiche, tra le tante, Meta Platforms Inc. che deve annullare l’acquisizione di Giphy a causa del timore espresso riguardo al controllo del mercato delle GIF.