Il Killer Anders Behring Breivik si allenava con Call of Duty
E’ già stato messo agli atti che Anders Behring Breivik ha dichiarato di aver giocato a Call of Duty per allenare le sue abilità di combattente prima di uccidere, lo scorso anno, 69 persone a sangue freddo con il suo fucile.
Nei giorni scorsi, tuttavia, il killer ha spiegato davanti alla corte l’importanza che titoli come CoD e World of Warcraft hanno giocato nella sua vita, spingendolo a compiere la serie di omicidi.
In base a quanto riportato dal giornale The Guardian, Breivik avrebbe usato CoD per impratichirsi nell’acquisizione dei bersagli, allenandosi con i puntatori olografici delle armi militari, a suo dire perfettamente riprodotte nel gioco.
Queste le sue dichiarazioni:
"Se avete presente un puntatore olografico, è costruito in modo tale che potreste darlo a vostra nonna e lei diventerebbe un cecchino professionista. E’ realizzato in modo da poter essere utilizzato da chiunque. Nella realtà serve un po’ di pratica prima di poterlo usare al meglio, ma certamente aiuta averlo provato prima in un simulatore virtuale."
Il killer ha poi parlato anche di World of Warcraft, dicendo che questo gioco non ha avuto a che fare con la strage:
"Alcuni giocano a golf, altri vanno in bara a vela, io gioco a WoW. Non ha niente a che fare con il 22 Luglio. Non prendo sul serio la guerra di WoW, è semplicemente un hobby. WoW è un gioco fantasy, non è per niente violento. E’ un gioco di strategia che richiede cooperazione con gli altri giocatori per superare le varie missioni."
Breivik ha poi continuato spiegando come abbia passato un intero anno a casa da sua madre, giocando a WoW come copertura: in questo modo ha potuto lavorare al suo manifesto di oltre 1.500 pagine, pianificando nel contempo la sua azione omicida.
Al processo erano presenti alcuni famigliari delle vittime (tra le quali ricordiamo molti minorenni). Quando il giudice ha chiesto a Breivik come pensava che queste persone si sentissero, lui ha candidamente risposto: "Credo che stiano reagendo nel modo più naturale, provando per me disgusto ed orrore."