Humble Games, licenziato l’intero personale per poter “ristrutturare”
Anche Humble Games ha visto licenziati il suo intero staff per "ristrutturazione", diventando l'ultimo caso della serie di licenziamenti iniziati nel 2023
Probabilmente non l’avete sentito nominare troppo spesso, ma Humble Games, publisher di titoli indie, ha visto l’intero stuff licenziato da un giorno all’altro, per motivi legati ad una presunta “ristrutturazione”. A confermarlo è stata Nicola Kwan, development manager, dichiarando su LinkedIn che 36 persone fossero, da oggi, tutte senza un lavoro.
“Hanno comunicato a tutti i 36 dipendenti di Humble Games che la compagnia era chiusa e che ci lasciavano andare. Lavorare presso Humble Games si è rivelata la migliore esperienza che abbia mai avuto. Non solo ho potuto lavorare con il team più incredibile che abbia visto, ho potuto lavorare anche con developers appassionati e ho aiutato a creare giochi che credo genuinamente avranno un impatto sull’intera industria”.
Nicola Kwan, nel suo post, ha ringraziato i suoi ex colleghi per averla accompagnata in questo viaggio, augurandosi di incontrarli nuovamente in altre occasioni. Per chi magari facesse confusione fra questo publisher e Humble Bundle, chiariamo subito che il famoso sito conosciuto principalmente per i vantaggiosi bundle, ha fondato nel 2010 Humble Games, con lo scopo di aiutare gli sviluppatori indie.
Nel 2017 tuttavia, Humble Bundle è stata totalmente acquistata da IGN, compagnia che è la sola responsabile per i licenziamenti dei 36 dipendenti. IGN ha dichiarato che questi licenziamenti sono parte di una “ristrutturazione” finalizzata ad assicurare la “stabilità e il supporto dei nostri sviluppatori e dei progetti in corso”.
Humble Games, 36 dipendenti licenziati da IGN
IGN, sul futuro di questo publisher, ha solamente dichiarato che “siamo decisamente consapevoli del profondo impatto che la nostra decisione ha sui membri di Humble Games e siamo profondamente vicini a chiunque sia stato licenziato”. Non si sono fatti riferimenti espliciti riguardo a cosa si intenda con questa “ristrutturazione” che ha portato ai licenziamenti, e a cosa condurrà.
Teniamo a mente che non è stata licenziata solo una fetta del personale di Humble Games, visto che i 36 dipendenti ai quali si fa riferimento rappresentano l’intero personale che lavorava nella compagnia. Non si sono fatti riferimenti ad una sostituzione del personale, ed è plausibile non ve ne sarà alcuna, e quindi il publisher verrà semplicemente chiuso.
Purtroppo questi licenziamenti sono l’ultimo caso della lunga serie iniziata l’anno scorso, che ha coinvolto i più grossi nomi dell’industria, da Riot Games a Xbox, da Sony a Unity, da Ubisoft a EA, da Activision Blizzard King a Take-Two. Non mentivano quei rumor che consideravano la chiusura di Tango Gameworks e Arkane Austin come tutt’altro che l’anello finale di questa serie.
Humble Games in passato ha pubblicato titoli quali Signalis, A Hat in Time, da noi recensito, Slay the Spire di cui è stato annunciato un sequel, Unpacking, Temtem, Ring of Pain, Carto, Floor 13, Into the Pit, Unsighted, e molti altri. Non è chiaro se vedremo mai più un titolo indie pubblicato sotto quest’etichetta, ma questa potrebbe essere l’occasione giusta per recuperare quelli disponibili.