High on Life ha asset creati da IA
Nulla di esagerato, sia chiaro.
L’utilizzo dell’IA, nel mondo della concept art e non solo, sta creando moltissime polemiche, e possiamo stare un decennio a discutere di quanto queste siano legittime o meno, però, al centro di questa news, c’è un titolo che ormai da qualche giorno è nelle mani di molti giocatori e giocatrici: High On Life.
La direzione artistica del titolo di Justin Roiland e Squanch Games è indubbiamente colorata e audace, e in una recente intervista di Sky News proprio a Roiland, si è scoperto che alcuni dei concept art utilizzati nel gioco sono stati realizzati attraverso l’utilizzo di un’intelligenza artificiale. Roiland ha spiegato che High On Life ha utilizzato la popolare IA Midjourney, uno strumento in grado di produrre una vasta gamma di immagini con stili diversi.
Fa sembrare il mondo uno strano universo alternativo del nostro mondo, e l’abbiamo usato per trovare idee strane e divertenti. Non so cosa ci riservi il futuro, ma l’IA sarà uno strumento che ha il potenziale di rendere la creazione di contenuti incredibilmente accessibile, a chiunque. Non so quanti anni ci separano da quella futura quotidianità, ma tutto ciò di cui avrete bisogno è qualcuno con delle grandi idee.
Il lead designer Erich Meyr ha anche fatto notare che l’IA è stata utilizzata per “prototipare” alcune voci di personaggi, con un ruolo minore che a quanto pare è rimasto tale, anche se non è stato specificato quale. Sembra che l’IA nel doppiaggio stia diventando uno strumento sempre più comune nelle prime fasi di sviluppo, visto che all’inizio di quest’anno Ninja Theory, lo sviluppatore di Hellblade, ha dovuto smentire le affermazioni secondo cui avrebbe usato l’IA per sostituire i doppiatori, quando in realtà ha utilizzato il doppiaggio dell’intelligenza artificiale per “capire il ritmo” dei dialoghi e della storia, prima di coinvolgere i doppiatori veri e propri.