God of War: il creatore, “Kratos non è misogino”
Quando è troppo, è troppo
Il creatore di God of War David Scott Jaffe ha di recente tirato fuori gli artigli a difesa del personaggio di Kratos nella trilogia originale, difendendolo una volta per tutte dall’etichetta di misogino che parte del giornalismo videoludico sembra volergli affibbiare con troppa gioia e scarsa profondità d’intenti.
Ovviamente si parla del Kratos precedente al simil-reboot del 2018, quindi prima di quello che è a tutti gli effetti l’inizio del percorso di redenzione di un personaggio che a quanto pare ha molto da farsi perdonare ma non la sua opinione sulle donne e il loro ruolo nella società.
Citando per lo più un articolo che indagava sul percorso fatto dal franchise fino, appunto, al God of War di Santa Monica del 2018, Jaffe si è mostrato incredibilmente offeso dalle accuse di misoginia mosse verso Kratos.
Kratos non è mai stato un misogino in God of War… mai, proprio mai. Mi fa parecchio arrabbiare che molti giornalisti reinterpretino retroattivamente il primo titolo della saga per poter poi giustificare la redenzione di Kratos nel reboot [ndr: di Cory Barlog].
Jaffe poi risponde anche a chi cita le scene di sesso, specificando che è sempre stato sesso consensuale e non aveva niente a che fare con del presunto “odio verso le donne”.
Alcuni uomini, soprattutto di recente, sembrano propensi a confondere il sesso selvaggio, animale e, ci tengo a precisare, consensuale, con una qualsivoglia specie di odio verso le donne. La storia parla letteralmente di un tizio che si affoga nell’alcol e usa del sesso senza significato per provare anche lontanamente a zittire il dolore.
C’è chiaramente un game developer esausto, dietro questo sfogo, ma è comprensibile di fronte a chi travisa e “maltratta” quella che è in fondo una sua creatura, da lui concepita e definita.
La misoginia si definisce come odio e sfiducia verso le donne, situazione che non vediamo mai a schermo in God of War. Kratos usa le donne per un fine egoista? Certo. Loro stanno forse facendo lo stesso? Chi lo sa? Però sembra che se la stiano tutti spassando parecchio e abbiamo deciso volontariamente di rendere questo particolare incredibilmente esplicito. Se la vostra definizione di misoginia è “far sesso consensuale con l’unico scopo di ottenerne gratificazione”… mi spiace, è una definizione che davvero non ho mai sentito.
Jaffe ha concluso però dissociandosi dal trambusto nato tempo fa attorno ad God of War: Ascension, titolo di cui lui e il suo team non si sono occupati e che, purtroppo, comprendeva il trofeo “Bros before hoes” dal titolo davvero controverso [ndr: significa più o meno: “prima gli amici delle pollastrelle”], poi tolto con una patch.