Elden Ring, la narrativa affascina Neil Druckmann
Il co-presidente di Naughty Dog è rimasto affascinato dal modo di narrare portato avanti da FromSoftware e da Playdead con Inside.
Elden Ring ha conquistato il premio più ambito dei The Game Awards 2022, attestandosi anche come un successo commerciale. Oltre alla stampa di settore e al pubblico, Neil Druckmann ha ammesso di essere rimasto affascinato dal modo di narrare portato avanti dall’ultima fatica di FromSoftware e allo stesso modo da Inside di Playdead.
“Di recente sono rimasto intrigato da cose come Elden Ring e Inside che non si basano molto sulla narrativa tradizionale per raccontare una storia”, ha detto Druckmann in un’intervista al Washington Post. Il co-presidente dello studio californiano ha citato l’avventura di Ellie e di Joel per palesare le differenze tra questa e i due nomi sopra citati. “Parte della narrativa migliore in The Last of Us è nelle cinematiche, ma molto è anche nel Gameplay, nel muoversi in un’area e capire la sua storia solo guardandola ed esaminandola. Per me in questo momento una delle gioie più grandi sono i giochi che si fidano delle capacità del proprio pubblico di capire le cose. Giochi che non ti tengono per mano, queste sono le cose che mi incuriosiscono guardando al futuro”.
Parlando della possibilità di un gioco firmato Naughty Dog con un modo di narrare più vicino al team di Hidetaka Miyazaki, Neil Druckmann non si è sbilanciato. “Ciò non significa che non avremo mai dialoghi o filmati in futuro, penso che quelli siano strumenti nella cassetta degli attrezzi… E penso che ci sia un modo di portare avanti quelle cose, almeno per il tipo di giochi che realizziamo in Naughty Dog. Sono davvero incuriosito e ancora una volta non vogliamo riposare sugli allori ma provare qualcosa di un po’ nuovo e differente, che magari non a tutti piacerà, ma va bene così. E le cose su cui stiamo lavorando al momento, posso dirvi che i team sono molto entusiasti dai vari progetti che abbiamo al momento in Naughty Dog”.