Detenuti cinesi costretti a giocare a World Of Warcraft

In una prigione cinese della zona di Heilongjiang, situata a nord della Cina, i detenuti vengono costretti a una punizione piuttosto insolita.

Bloccati per 12 ore al giorno davanti a postazioni Pc, i prigionieri vengono infatti costretti a giocare a lunghissime sessioni di World Of Warcraft, allo scopo di accumulare moneta virtuale, che viene poi convertita in denaro reale.

La situazione sembrerebbe quasi piacevole, rispetto a forme di detenzione ben più crudeli, se non fosse che nel caso in cui i detenuti non raggiungano nel tempo limite una quota prestabilita di moneta virtuale, vengono sottoposti a punizioni corporali, talmente pesanti da causare talvolta ferite permanenti.

Questo secondo la testimonianza rilasciata da Liu Dali, che ha scontato tre anni di carcere nell’istituto e ha rivelato anche il guadagno ricavato dal farming estremo: circa 650 dollari al giorno, che venivano divisi tra le guardie carcerarie.

Nel 2006, infatti, nella prigione, da tempo famosa per il suo regime duro (al limite del disumano), vennero adattati due piani in sale da gioco online, installandovi 250 computer acquistati dalla direzione carceraria.

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