Denuvo Anti-Cheat offerto a sviluppatori PS5
La tecnologia controversa nota col nome di Denuvo Anti-Cheat è stata ufficialmente messa a disposizione di sviluppatori PS5.
Già da diversi anni il sistema anti-cheat della software house Denuvo fà discutere di sé in modo piuttosto animato: ora a quanto pare sarebbe pronta a debuttare persino su titoli PS5. Tutti coloro che in qualche modo praticano i giochi online si sono imbattuti prima o poi in qualche cheater, ma come si possa evitarlo al 100% è ancora di là da venire. Detto in soldoni, un anti-cheat è in poche parole un driver che agisce a basso livello di processo e monitora gli accessi alla memoria, evitando l’uso di trucchi durante le partite in multiplayer.
Denuvo è stato un nome che ha visto molte opinioni contrastanti da parte (sinora) dei giocatori PC. Questa tecnologia è stata infatti utilizzata in più versioni su titoli molto conosciuti come ad esempio Doom Eternal e Just Cause 3, e mira a bloccare la manomissione del software sostanzialmente su due livelli: evitarne il possibile crack e impedire l’uso di software di cheating paralleli per le versioni multiplayer.
Ciò che spesso ha infastidito gli utenti è che, su macchine poco performanti, spesso questo tipo di ‘protezione’ ha portato ad un degradamento delle prestazioni, nonché ad una certa invasività nella concessione di privilegi di amministrazione del sistema da conferire tout-court al software in questione. Ovvio che l’annuncio della possibile implementazione del Denuvo Anti-Cheat su PS5 possa dunque in qualche modo impensierire la community, che notoriamente guarda alla giocabilità come prima cosa.
Ad ogni modo, la società ha rilasciato un comunicato stampa per dire che Denuvo Anti-Cheat viene offerto a editori e sviluppatori per PS5 attraverso un programma specifico, ribadendo che qualsiasi impatto sull’esperienza di gioco sarà minimo e che aiuterà ad evitare i fenomeni di cheating, in particolare nel primo periodo di pubblicazione di un titolo.
A scapito di cosa, in realtà, non si è ancora capito bene. Di certo la guerra contro chi cerca in tutti i modi di ‘vincere facile’ è più che aperta.