Days Gone 2 cancellato: “Colpa di Metacritic e dei giocatori”
Il creative director e writer di Days Gone spiega i motivi della bocciatura di Days Gone.
Days Gone è stato recepito tiepidamente al lancio per poi entrare nelle grazie di uno stuolo di fan. Ha fatto quindi molto discutere la cancellazione di Days Gone 2 da parte di Sony, avvenuta secondo Jason Schreier nel 2019 con una parte dello studio Bend ad aiutare Naughty Dog in un titolo multiplayer.
John Garvin, creative director che ha abbandonato Bend poco dopo l’uscita di Days Gone, si è espresso riguardo la cancellazione presso il canale YouTube di David Jaffe, sostanzialmente affermando come la media voti di Metacritic abbia affossato il progetto agli occhi di Sony. Garvin ha citato la recensione di IGN, che ha dato al titolo 7.1, sicuramente non il risultato sperato dall’azienda giapponese.
[…] Per Sony il voto su Metacritic è tutto. Se sei il creative director di un franchise e il tuo gioco ha una media di 70, sai già che non sarai ancora per molto creative director di quel franchise.
Inoltre, Garvin ha detto che non bisogna sorprendersi se un titolo non supportato dai giocatori al lancio non ha un seguito.
Ho un’opinione interessante, ma impopolare: se ami un gioco, compralo a fottuto prezzo pieno. Ho perso il conto di quante volte ho sentito i giocatori dire l’ho comprato in sconto, ce l’ho grazie al PlayStation Plus […] dico che non ci si può lamentare se il gioco non ha un sequel se non viene supportato al lancio. God of War conta milioni di copie al lancio, mentre Days Gone no. Parlo da sviluppatore, non lavoro per Sony, non conosco i numeri.
Il discorso dell’ex creative director si può riassumere con “hai comprato il gioco a prezzo pieno? Perché questo significa supportare direttamente gli sviluppatori“.
Ci ha tenuto poi a ribadire che la ricezione di Days Gone non ha avuto niente a che fare con la decisione di andarsene. Garvin è rimasto sicuramente amareggiato di come le cose sono andate a finire, e come la storia di Deacon St. John che ha contribuito a creare (e scrivere) non avrà un secondo capitolo. Nonostante ciò, le sue parole sono destinate a far discutere.
Days Gone intanto è in arrivo su PC e sul web circola una petizione per far cambiare idea a Sony.