CMA: “Call of Duty? Fuori dall’acquisizione”
Anche il CMA sembra approvare le preoccupazioni di Sony sull'acquisizione.
Il CMA (Competition and Markets Authority) ha pubblicato una conclusione provvisoria sull’investigazione dedicata all’acquisizione Activision Blizzard da parte di Microsoft, proponendo la rimozione di Call of Duty dall’equazione.
Dopo un’investigazione surata 5 mesi, l’ente britannico è arrivato alla conclusione che l’acquisizione
potrebbe ridurre la competizione e risultare in prezzi più alti, meno scelta o meno innovazione per i giocatori e le giocatrici britanniche.
aggiungendo che franchise come Call of Duty sonon essenziali per la crescita del gioco in streaming e che Microsoft potrebbe cancellare la competizione rendendo l’IP esclusiva per le sue piattaforme. Con questa, è il terzo “no” all’affare da 69 miliardi di dollari, prima da parte degli Stati Uniti, poi da parte dell’Unione Europea e ora, appunto, da parte del Regno Unito.
Vi riporto, a rigor di informazione, le parole di Martin Coleman, presidente del gruppo di esperti a capo dell’investigazione del CMA:
La forte concorrenza tra Xbox e PlayStation ha definito il mercato dei giochi per console negli ultimi 20 anni. I nuovi ed entusiasmanti sviluppi del cloud gaming stanno offrendo ai giocatori una scelta ancora più ampia. Il nostro compito è quello di assicurarci che i giocatori del Regno Unito non siano coinvolti nel fuoco incrociato di accordi globali che, nel tempo, potrebbero danneggiare la concorrenza e portare a prezzi più alti, meno scelta o meno innovazione. In via provvisoria abbiamo riscontrato che questo potrebbe essere il caso in questione.
Il CMA ha però proposto un compromesso che potrebbe far sì che la validità dell’affare venga riconsiderata, per la precisione quella che viene defininita una “cessione parziale di Activision Blizzard“, quindi:
- la vendita della parte di Activision Blizzard che si occupa di Call of Duty
- la vendita del segmento Activision di Activision Blizzard
- la vendita di entrambi i segmenti
L’ultima soluzione proposta dalla CMA è il veto sull’acquisizione in toto. È giunta velocemente anche la notizia che Microsoft ha informato il CMA del suo rinnovato impegno a voler lasciare Call of Duty su tutte le piattaforme, anche le PlayStation e Nintendo Switch rivali, e dice di essere pronta a considerare il compromesso proposto dalla CMA, ma preferirebbe una soluzione strutturale senza troppi strascichi, come la rimozione del segmento Activision dall’acquisizione.
Dal lato Microsoft a parlare è stato Rima Alaily, vicepresidente corporate:
Siamo impegnati a offrire soluzioni efficaci e facilmente applicabili che rispondano alle preoccupazioni della CMA. Il nostro impegno a concedere a lungo termine un accesso paritario al 100% a Call of Duty a Sony, Nintendo, Steam e altri preserva i vantaggi dell’accordo per i giocatori e gli sviluppatori e aumenta la concorrenza nel mercato. […] Il 75% di coloro che hanno risposto alla consultazione pubblica della CMA concordano sul fatto che questo accordo è positivo per la concorrenza nel settore dei videogiochi nel Regno Unito”.
Alla richiesta di una spiegazione più approfondita sul termine accesso paritario, Alaily ha risposto:
Cosa significa 100%? Quando diciamo uguale, intendiamo uguale. 10 anni di parità. Sui contenuti. Sui prezzi. Sulle caratteristiche. Sulla qualità. Sulla giocabilità,
Insomma, sembriamo essere vicini ad una soluzione. Che sia la possibilità di mettere la parola fine a questa acquisizione, o almeno al caos che si sta creando attorno ad essa?