Clima teso nel team di sviluppo di Cyberpunk 2077
Fa discutere il comportamento del co-CEO di CD Projekt RED, Adam Kiciński.
Durante una chiamata con gli investitori subito dopo l’annuncio dell’ennesimo ritardo di Cyberpunk 2077, il co-CEO di CD Projekt RED Adam Kiciński ha minimizzato non solo l’ennesimo rinvio del gioco ma anche e soprattutto l’entità dei carichi di lavoro straordinario del team di sviluppo. Il discorso ha lasciato sconcertati diversi addetti ai lavori, anche perché Kiciński avrebbe anche affermato che il team di sviluppo fosse addirittura felice di lavorare alcune settimane in più.
Il giorno successivo, è stata inviata un’ e-mail interna in cui Kiciński si è scusato per la sua dichiarazione, mail che è stata poi diffusa da Jason Schreier di Bloomberg, Nella mail si legge grosso modo quanto segue:
Here's CD Projekt Red co-CEO Adam Kiciński talking to investors about crunch yesterday (left) and him apologizing to his employees for those comments today in an email obtained by Bloomberg News (right). Quite a turnaround pic.twitter.com/YaYNtPDphY
— Jason Schreier (@jasonschreier) October 29, 2020
“Dal profondo del mio cuore, vorrei scusarmi con tutti per quello che ho detto durante la teleconferenza con gli investitori di martedì. Non ho niente da dire in mia difesa. Quello che ho detto è stato assolutamente cattivo e ingiustificabile. Per questo motivo, vi chiedo di accettare le mie scuse.”
Questa è solo l’ultima delle storie che riguardano lo sviluppatore polacco e Cyberpunk 2077, che è stato recentemente ritardato dal 19 novembre al 10 dicembre. Fare crunch per altre tre settimane dopo un periodo stressante è decisamente poco raccomandabile. CD Projekt RED aveva promesso l’anno scorso che la società non avrebbe costretto i dipendenti al crunch per portare a termine il gioco. Quella promessa è stata però annullata lo scorso gennaio a seguito di un altro ritardo di Cyberpunk 2077.