CD Projekt Red: super lavoro per Cyberpunk
Con il lancio imminente di Cyberpunk 2077, CD Projekt Red ricorre al crunch imponendo settimane di lavoro estese.
Un anno fa, con una mossa a sorpresa, il management di CD Projekt Red dichiarò alla stampa l’intenzione di non voler ricorrere in alcun modo, nello sviluppo finale di Cyberpunk 2077, a condizioni di lavoro eccessivamente pressanti (cd. crunch – ndr). Tuttavia, a poco più di un mese e mezzo dalla data di pubblicazione, le buone intenzioni sembrano già essersi dissolte come neve al sole. La fase di debugging finale del titolo sembra infatti più lunga del previsto, e la software house polacca non può certo permettersi ulteriori rinvii.
Last year, the bosses of CD Projekt Red approached me for an interview. They wanted to announce that for Cyberpunk 2077, they would be avoiding mandatory crunch.
This week, they sent out an email to staff announcing studio-wide mandatory crunch. News: https://t.co/s4OI5rUiQq
— Jason Schreier (@jasonschreier) September 29, 2020
In un rapporto di Jason Schreier (Bloomberg), si evince che lo sviluppatore CD Projekt RED avrebbe iniziato a imporre una settimana lavorativa estesa di 6 giorni nell’ultima fase di sviluppo di Cyberpunk 2077, che ricordiamo verrà lanciato su PS4 , Xbox One, PC a novembre e per la next-gen (e Stadia) in un secondo momento. Un dipendente anonimo ha pubblicato un’e-mail aziendale che confermerebbe la situazione.
Nella email, il capo dello studio di CD Projekt Red, Adam Badowski, spiega che “l’intero studio è in superlavoro” e ci si aspetta dai dipendenti la disponibilità a rinunciare ad un giorno di riposo nel fine settimana, ovviamente con gli straordinari regolarmente pagati. Badowski continua: “So che questo è in diretta opposizione a ciò che abbiamo detto sul crunch lavorativo, ma abbiamo già esteso tutti gli altri mezzi possibili per affrontare la situazione“.
Crunch e lavoro eccessivo sono un problema ricorrente nell’industria dei videogiochi e CD Projekt Red, dal canto suo, è stata già nell’occhio del ciclone, non solo per lo sviluppo di Cyberpunk. Di certo le implicazioni della pandemia mondiale hanno presentato agli studi sfide organizzative senza precedenti, e ciò implica la necessità di impegnare ancor di più i dipendenti in occasione della fase finale pre-lancio. Ma è anche vero che, verosimilmente, assistiamo quotidianamente a storie di ordinario sfruttamento ben più pesanti.
La soglia di attenzione è giustamente alta e tale a nostro avviso deve rimanere. Per nessun motivo sarebbe infatti giustificabile che, per costruire un prodotto di intrattenimento puro, qualcuno abbia peggiorato la qualità della vita dei lavoratori e delle loro famiglie.