Capcom Vancouver: Dino Crisis tra le IP cancellate
All'interno della lista di progetti annullati da Capcom Vancouver vi sarebbero diverse IP, tra cui Dino Crisis.
Negli anni successivi alla chiusura di Capcom Vancouver, studio di proprietà di Capcom e Microsoft Studios noto per la propria firma sul franchise di Dead Rising, molti dettagli riguardo ad altri titoli precedentemente in lavorazione e poi annullati sono stati svelati. Ad affrontare di nuovo la questione è stato l’ultimo episodio di Liam Robertson’s Game History Secrets, che ha rivelato la presenza di altri titoli nel portfolio in sviluppo presso lo studio prima della sua chiusura.
Primo tra questi ultimi sarebbe una versione completamente rinnovata di Dino Crisis, videogioco survival horror per giocatore singolo approdato su console PlayStation nel 1999 e caratterizzato dalla fusione tra paura, sangue e dinosauri. Ad affiancarlo sarebbe stata anche una nuova IP firmata dallo studio di Vancouver: il progetto, con nome in codice “Brazil“, avrebbe dovuto affondare le proprie radici in una natura da sparatutto sci-fi, focalizzato su sopravvivenza e organizzazione delle risorse.
A rientrare nel genere sci-fi sarebbe stato anche New Frontier, titolo incentrato principalmente sull’esplorazione dello spazio e la conoscenza di antiche tecnologie aliene.
Altro titolo rientrante nella categoria dei videogiochi cancellati sarebbe uno sparatutto paranormale che, ambientato nell’America degli anni ’70, avrebbe affondato le proprie basi nella mitologia di Ghost ‘n’ Goblins, e coinvolto una poliziotta in una battaglia tra umani e creature paranormali.
Stando a quanto mostrato nel recente episodio di Game History Secrets, inoltre, Capcom Vancouver avrebbe anche lavorato, prima della chiusura, ad uno spin-off d’azione di Resident Evil, un Mega Man a scorrimento laterale e un nuovo titolo della serie Onimusha. Tutti questi progetti sarebbero poi stati successivamente cancellati.
Al momento, purtroppo, sembra proprio che tutti questi titoli possano non vedere mai la luce né essere ripresi dallo studio proprietario dell’ex distaccamento, nonostante quest’ultimo non abbia fornito dichiarazioni o conferme a riguardo. A rendere l’ipotesi ancor più plausibile sarebbero anche i rapporti già incrinati tra il team di Vancouver e il Giappone, crisi già sfociata in una definitiva interruzione delle comunicazioni.