Cancellato Skytorn, metroidvania dai produttori di Celeste
Noel Berry di Matt Makes Games annuncia la cancellazione del metroidvania Skytorn annunciato nel 2014
Celeste dei Matt Makes Games è sicuramente tra gli indie più apprezzati del 2018 (ma non “il” gioco indie 2018, secondo noi di GameSource), arrivando ad annunciare anche una collector’s edition PlayStation 4 e Nintendo Switch e nuovi, difficili livelli gratuiti per celebrare le 500.000 copie vendute. La presente notizia non riguarda Celeste, però, bensì il suo fratellino mai nato: Skytorn, metroidvania in sviluppo presso la casa di sviluppo, infatti, è stato cancellato.
A dare la notizia è una sviluppatrice di Celeste, Noel Berry. Il gioco, annunciato alla PlayStation Experience 2014, sarebbe stato procedurale e avrebbe seguito le avventure di Nèvoa su un’isola galleggiante per PlayStation 4 e PC.
In un post su Medium, dove Berry ha riportato la notizia della cancellazione, la donna ne ha spiegato i motivi, scrivendo delle difficoltà incontrate dal team di sviluppo in fase di creazione. Il gameplay, nello specifico, si sarebbe dovuto riadattare a personaggi, musica e storia perché non riuscivano a incontrarsi ed intrecciarsi come sperato, fino ad arrivare alla cancellazione. Di seguito un estratto del post:
Abbiamo lavorato al gioco per diversi anni, ma abbiamo sempre avuto difficoltà a capire cosa fosse il gioco. Gli elementi procedurali si scontravano con i temi di un metroidvania e non abbiamo saputo unire i due aspetti. La storia è diventata più lineare non sapendo come affrontare un mondo aperto e randomizzato. Togliere l’aspetto procedurale avrebbe voluto dire tradire il gioco e così abbiamo continuato a farli cozzare finché la proceduralità non significava più molto… era semplicemente lì. […] Se dovessimo finire Skytorn, abbiamo pensato, dovremo gettare molte cose del codice e del gameplay e abbiamo capito che non ne valeva la pena. Siamo affezionati a Skytorn, ma siamo entusiasti per i nuovi progetti futuri. È stata un’ottima opportunità di apprendimento ed è una lezione che porteremo con noi nel futuro.
Névoa sarebbe stata un’eroina che con la sua pala si sarebbe fatta strada in tre dungeon di questa fantasiosa isola galleggiante, ma alla fine l’aspetto metroidvania si è dimostrato inconciliabile con la natura procedurale del titolo. Vi lasciamo alla preview di due anni fa del gioco che mostra come sarebbe stato, se solo avesse visto la luce: