Call of Duty: Sony teme versioni buggate da Microsoft
L'azienda giapponese non è soddisfatta dei termini proposti da parte dell'azienda di Redmond per il futuro della serie su PlayStation.
C’è molta attenzione da parte dell’industria videoludica dietro l’acquisizione di Activision da parte di Microsoft, con Sony in testa nel presentare evidenze di quanto questo accordo finanziario possa ledere l’ecosistema PlayStation. Proprio dall’azienda giapponese vengono resi noti i timori secondo cui Call of Duty potrebbe essere reso disponibile da Microsoft su PlayStation tramite versioni con bug ed errori, lasciati deliberatamente lì dalla controparte.
Questi timori vengono spiegati da Sony col fatto che tali versioni del gioco potrebbe spingere gli utenti PlayStation a prediligere la controparte Xbox, per evitare di essere penalizzati a livello competitivo come giocatori di seconda classe. Sempre secondo Sony, eventuali aggiornamenti rilasciati per “correggere” le versioni buggate del gioco risulterebbero comunque tardivi per recuperare la fiducia persa, da parte degli utenti, sulla stabilità della console PlayStation.
Sony suggests to the CMA that Microsoft could release a buggy version of Call of Duty on PlayStation which could make gamers lose confidence "in PlayStation as a go-to venue to play Call of Duty." Seriously… 🙃 pic.twitter.com/6y0vnQh7rm
— Tom Warren (@tomwarren) March 8, 2023
Questo comunicato è stato diffuso da Tom Warren via Twitter dove viene evidenziata anche la diatriba secondo cui, nonostante Microsoft abbia confermato di voler rispettare gli accordi decennali per Call of Duty su PlayStation (con la possibilità che i giochi siano presenti nel servizio in abbonamento di Sony), questo distruggerebbe a livello commerciale il modello di business dietro la piattaforma di abbonamento Sony.
Sony crede inoltre che nei titoli futuri della serie Call of Duty, anche se Microsoft opererà in buona fede, ci sarà una spinta implicita a dare priorità nel supporto e nello sviluppo alle versioni Xbox dei giochi. L’azienda nipponica suggerisce inoltre che nè lei nè la CMA saranno in grado di assicurare che Microsoft possa dispiegare ingegneri e sviluppatori in modo equo su entrambe le piattaforme. Tutti i timori di Sony sono alimentati dalle affermazioni di Phil Spencer relative al rilasciare grandi giochi in esclusiva su Xbox, a seguito dell’acquisizione di ZeniMax (anche lì Microsoft aveva affermato che non avrebbe limitato o cessato la possibilità che i titoli ZeniMax potessero essere disponibili sulle altre console, ndr).
Nel frattempo Microsoft continua la sua battaglia contro l’antitrust UK per l’acquisizione di Activision Blizzard e allo stesso tempo sta siglando accordi con le controparti come Nintendo. Per il resto, non ci resta che vedere come si evolverà la posizione di PlayStation e se l’acquisizione verrà confermata nelle sedi legali.
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