Bloodborne: L’easter egg in Déraciné non è indicativo di un sequel
Fiona non è in contatto con Yharnam, dopotutto
Il creatore di Dark Souls e della sua progenie, i soulslike, Hidetaka Miyazaki calma i bollenti spiriti di coloro che, notando o leggendo dell’easter egg di Bloodborne in Déraciné, titolo VR che abbiamo definito “per pochi” nella nostra recensione, si stavano preparando psicologicamente per il sequel del Bloodborne, esclusiva vittoriana e profonda di FromSoftware.
Miyazaki è intervenuto personalmente per fugare ogni possibilità, affermando che l’easter egg è stato incluso soltanto perché al team di sviluppo piace Bloodborne e volevano citarlo in qualche modo:
Mi dispiace tradire le speranze, ma abbiamo messo nel gioco l’easter egg solo per divertimento. Molte persone del team di Déraciné, me compreso, amiamo così tanto Bloodborne da voler mettere un riferimento nel gioco… esagerando. Ci stiamo pensando.
Riepilogando, in Déraciné era stata scovata una bambola chiamata Fiona in posizione da “Stabilisci Contatto”, gesto sbloccabile verso la metà del gioco in Bloodborne, con cui era possibile sbloccare un piccolo segreto. Ciò aveva portato i giocatori a pensare che il riferimento non fosse messo lì a caso, soprattutto in virtù della descrizione della bambola. FromSoftware aveva infatti deciso di scrivere sul pupazzo: “una bambola della ragazza di pietra Fiona, che appare in una storia non ancora conclusa“. Ovviamente, la storia non ancora conclusa, vista gli indizi, sarebbe stata quella di Bloodborne.
Che la trama di Bloodborne sia sbrogliata o meno, questo spetta al giudizio personale di ognuno di noi. Voler tornare a Yharnam per le emozioni che ci ha fatto vivere è un altro discorso. Miyazaki, in fondo, ha detto di “starci pensando” e un Bloodborne 2 nel prossimo futuro, visto il successo del titolo, non sembra così irrealizzabile.