Bloober Team mira al mercato di massa con i videogiochi horror
La Software House polacca incaricata nella creazione di Silent Hill 2 remake, ha deciso di abbandonare il genere dell'horror psicologico per competere nel mercato di massa.
Nel corso degli anni, Bloober Team si è guadagnata una certa reputazione nel panorama indie horror grazie alle loro principali produzioni come The Medium e Layers of Fear. Nonostante le criticità note dei titoli, si sono ritagliati il loro spazio come punto di riferimento nello scenario dell’horror psicologico. Tuttavia il team ha deciso di orientarsi verso nuove prospettive, più precisamente in videogiochi incentrati verso l’azione che ricordano titoli come Resident Evil, questo secondo un’intervista rilasciata da Endgadget. Il co-fondatore Piotr Babieno afferma che, grazie anche allo sviluppo di Silent Hill 2 Remake, lo studio sta subendo quello che lui stesso ha definito un’evoluzione riferendosi a quest’ultima come “Bloober Team 3.0”. In buona sostanza hanno deciso di dedicarsi a videogiochi un pò più “mainstream”, forse per avvicinarsi anche ad un pubblico maggiore. I loro progetti futuri manterranno sempre l’impronta che ha contraddistinto le loro lavorazioni ma richiederanno un impegno maggiore da parte del giocatore con più enfasi verso l’azione oltre che alla storia.
Uno sguardo al futuro di Bloober Team
Come già tutti sappiamo, Bloober Team è al momento concentrata nella creazione di Silent Hill 2 Remake. Nonostante le ultime affermazioni che abbiamo riportato e che potrebbero spaventare i fan più devoti, la software house ha più volte specificato che Silent Hill 2 remake sarà fedele all’originale, quindi dovrebbe mantenere quel senso di angoscia che si prova viaggiando nel mostruoso inconscio di James Sunderland.
“Ci siamo concentrati sulla storia, ci siamo concentrati sull’atmosfera, ci siamo concentrati sulla qualità della grafica e della musica, ma non abbiamo prestato molta attenzione alle meccaniche di gioco”, dichiara il co-fondatore riferendosi a ciò che lega la struttura delle loro produzioni. “Non era il nostro obiettivo. Ma abbiamo deciso che c’era un tetto che non potevamo abbattere se non avessimo fornito qualcosa di fresco, qualcosa di nuovo.”
“Abbiamo deciso che i nostri prossimi titoli dovrebbero essere molto più orientati al mercato di massa. Vorremmo parlare con più persone. Vorremmo trasmettere le nostre idee, con il nostro DNA, non attraverso l’ambiente o la narrazione, ma attraverso l’azione. Quindi tutti i nostri titoli futuri avranno molte meccaniche di gioco e saranno molto più grandi”.
Ricordiamo che il team oltre al remake del titolo di Konami è al lavoro su un progetto annunciato nel 2021 in collaborazione con Rogue Games, dove però mancano ancora dettagli circa il tema trattato e lo stesso titolo. Tirando le somme, sembra proprio che Bloober Team è decisa a dare una ventata di aria fresca alle loro idee, sperando ovviamente di non cadere nel “già visto” come potrebbe succedere nella maggior parte dei videogiochi di stampo horror.