Baldur’s Gate 3 – Perchè il combattimento a turni?
Il ritorno di un classico, ma è esattamente come ce lo ricordiamo?
Con il gameplay mostrato al PAX East di ieri sera, non si può rimanere indifferenti di fronte alla prima apparizione di Baldur’s Gate 3 dopo vent’anni dall’uscita del suo predecessore. Il sorprendente ritorno di un classico degli RPG che un tempo avremmo potuto definire “in tempo reale”, ma che da questo momento subisce un cambiamento inaspettato.
Diversamente dai primi due classici sviluppati da BioWare, Larian Studios ha deciso di seguire la logica più chiara e definita del combattimento a turni, che è qualcosa con cui hanno molta più esperienza e, come afferma il senior designer Edouard Imbert, più ordinata rispetto al sistema in tempo reale.
“Sono molto critico riguardo il combattimento in tempo reale perché penso che appaia disordinato. È praticamente mancare il bersaglio, mettere in pausa, dare tre ordini, mancarlo dinuovo, mettere in pausa…” dice Imbert in un intervista. “Inoltre, non credo che attenersi al vecchio sistema permetta di raggiungere un pubblico più vasto. La logica del combattimento a turni è comprensibile da tutti. Lo sappiamo per esperienza: ha funzionato con DOS1, così lo stesso per DOS2. Lo stesso D&D è a turni. I tuoi personaggi sono gli strumenti che utilizzerai per risolvere un puzzle e il puzzle è molto più disordinato se tutto si muove contemporaneamente “.
Una buona parte di fan, probabilmente di vecchia data, non hanno apprezzato che Baldur’s Gate 3 utilizzasse battaglie a turni, non solo perché si discosta dai primi due giochi in modo abbastanza significativo, ma anche perché, secondo loro, è un po’ troppo simile ai giochi Divinity: Original Sin.
Baldur’s Gate 3 è in sviluppo per PC e Google Stadia. Il gioco entrerà in Early Access su Steam entro la fine dell’anno, quindi scopriremo da soli quanto bene funzionerà il suo combattimento a turni in un futuro non troppo lontano.
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