Astro Bot concept art rivelano dei cameo scartati
Altri personaggi troveranno spazio nei contenuti post lancio?
Il lancio di Astro Bot di venerdì scorso ha riunito tutta la famiglia di PlayStation – proprio quando ricorrono i trent’anni dal lancio della prima console – in un certo senso, visti i 150 cameo che in forma di robot riprendono le fattezze di uno o di un altro franchise di Sony, o di terze parti.
Essendo però lo sviluppo un processo lungo, fatto di prove e tentativi, per tanti personaggi rappresentati ne esistono altrettanti che non hanno trovato spazio nella versione finale del gioco. A darcene la certezza è stata Videogame Chronicles e più in particolare grazie a un video di dietro le quinte realizzato nello studio di Team Asobi.
Nel corso del video realizzato dalla redazione, si scorgono delle concept art di Astro Bot, le quali rivelano dei cameo assenti dalla versione ora disponibile per PlayStation 5. Citiamo per esempio Sweet Tooth del franchise Twisted Metal e la protagonista omonima della serie Fat Princess, entrambi non compresi nel gioco finale.
Team Asobi ha già confermato di essere al lavoro su uno o più DLC gratuiti (se si parli di una sola espansione o di una serie non è ancora ufficiale) per il loro platform in 3D, pertanto non è da escludere che alcuni di questi cameo scartati, ma presenti nelle concept art, vengano ripescati e inseriti in Astro Bot.
Astro Bot concept art rivelano dei cameo scartati
Il video riportato da VGC permette di dare uno sguardo all’interno del palazzo dove lavora Team Asobi, mostrando successivamente qualche stralcio di sequenza del gioco e poi l’intervista vera e propria a Nicolas Doucet, attivo lì come studio director. Il portavoce del gruppo ha rivelato alcune curiosità sullo sviluppo, dal nome iniziale della mascotte ad altro.
A quanto pare infatti, Astro Bot avrebbe dovuto chiamarsi Captain Astro, ma gli autori pensarono che non fosse abbastanza accattivante come nome, pertanto lo cambiarono. Ancora, il loro primo obiettivo consisteva nel creare un gioco divertente e colorato, intrigante tanto per gli adulti, quanto per i giovanissimi e da qui nasce il desiderio di pescare dal passato di PlayStation.
Non sarebbe potuta mancare una menzione ad Astro’s Playroom, il platform in 3D installato in ogni PlayStation 5, che per Team Asobi ha rappresentato un banco di prova, utile a verificare la sua capacità di realizzare tale tipo di gioco. Da qui è nata anche la volontà di realizzare un titolo capace di sfruttare le caratteristiche uniche del DualSense come il feedback aptico.
A proposito dello sviluppo, Nicolas Doucet ha rivelato che i game designer di Team Asobi non fanno uso di strumenti tecnologici particolari, né dell’intelligenza artificiale per aiutarsi nella realizzazione dei documenti di gioco. Piuttosto, ognuno di loro è bravo nel disegno a carta e matita, così le idee partono da dei disegni, da degli schizzi che poi prendono forma.
Il successo di un Bot
Astro Bot ha già ricevuto ampi consensi di critica quanto di pubblico, diventando il gioco con le migliori recensioni del 2024. Allo stesso modo, il gioco sembra godere di uno slancio iniziale di vendite, essendo esaurito nella versione giapponese di Amazon.
I cameo che colorano l’esclusiva per PlayStation 5 sono ben 150, eppure in tanti non hanno trovato posto nella versione finale, come rivelano le concept art mostrate nel video di VGC. Al momento nulla è certo, ma è possibile che Team Asobi voglia aggiungerne qualcuno nel DLC gratuito già in programma.
Gli autori in forze presso Sony hanno già rivelato di essere al lavoro su una manciata di livelli aggiuntivi, oltre a delle sfide da speedrun. Ulteriori dettagli non sono stati svelati a oggi, pertanto sarà necessario attendere un nuovo annuncio da parte di Team Asobi.
Astro Bot concept art rivelano dei cameo scartati
Altri personaggi troveranno spazio nei contenuti post lancio?