Per Assassin’s Creed Shadows Ubisoft spinge “oltre i limiti”

Tolto il collegamento tra le due generazioni di console proprio dei capitoli precedenti, Assassin’s Creed Shadows mira a sfruttare appieno la potenza di PlayStation 5 e di Xbox Series S/X, spingendo oltre i propri limiti gli sviluppatori. A dirlo è stato un esponente di Ubisoft al lavoro sul nuovo action GDR adventure a sfondo aperto previsto anche per PC durante la prossima stagione autunnale.

Parlando al portale GamesIndustry.biz, il lead producer Karl Onnée ha detto la propria riguardo all’opera in questione, spiegando: “Ovviamente si hanno delle grandi aspettative. Vogliamo sempre migliorare ed è quello che stiamo cercando di fare con Shadows. Stiamo superando i limiti di ciò che possiamo fare“.

Arrivando il 15 novembre, Assassin’s Creed Shadows avrà completato il suo ciclo di sviluppo in quattro anni. Si tratta del periodo più lungo per la saga fino a oggi e del 25% in più rispetto al suo predecessore, Assassin’s Creed Valhalla, del 2020. La chiave per assicurarsi che tale lasso di tempo risulti profittevole consiste in un equilibrio:

“È sempre un equilibrio tra tempo e costi, ma più tempo si ha a disposizione, più si può andare avanti. Certo, si possono mettere più persone su un progetto e realizzarlo in tempi più brevi, ma questo non dà più tempo per iterare“, ha proseguito Onnée, parlando dei tempi di sviluppo.

Per Assassin’s Creed Shadows Ubisoft spinge “oltre i limiti”

Il portavoce di Ubisoft, insomma, ritiene che per un progetto come Assassin’s Creed Shadows quattro anni sia la mole di tempo adatta, come rivelato a GamesIndustry.biz: “[…] Quattro anni, credo, sono il giusto equilibrio per passare dal concept alla produzione e ottenere il feedback necessario per adattarsi“.

Uno degli aspetti che contraddistinguono il franchise riguarda poi l’accuratezza storica, un punto su cui il team di Ubisoft sta lavorando alacremente: “Stiamo cercando di creare un gioco che sia il più autentico possibile. È una cosa di cui siamo orgogliosi“. Per tenere fede a tale accuratezza in maniera omogenea nel gioco, prosegue Karl Onnée, serve tempo.

Il suo commento è stato: “Quando costruiamo una casa giapponese del Giappone feudale, è molto diversa da una casa medievale francese o inglese. Quindi dovete imparare come artisti dove vadano le cose all’interno di una casa giapponese feudale… E forse il cibo non va lì. Dovete procurarvi tutto ciò che dovete sapere e impararlo. E questo processo è lungo“.

A quanto pare, non è la prima volta che Ubisoft abbia pensato ad ambientare un capitolo di Assassin’s Creed in Giappone, ma solo oggi il team incaricato di svilupparlo ha avuto a sua disposizione degli hardware con delle capacità tali per porre in essere la sua idea del Sol Levante.

Dalla Grecia al Giappone con gli hardware di nona generazione

“È una cosa che abbiamo sempre voluto fare, ma volevamo trovare il momento giusto. E sono sicuro che anche gli altri team avrebbero voluto farlo. Abbiamo avuto l’opportunità di farlo perché abbiamo fatto Assassin’s Creed Odyssey, quindi avevamo l’esperienza necessaria“, ha svelato Onnée a proposito dell’ambientazione nipponica e di come PlayStation 5 e Xbox Series X li abbiano aiutati.

“Ci è sembrato il momento giusto, perché abbiamo la potenza in termini di hardware, ma anche la nostra nuova versione del motore, per cui potevamo davvero realizzare la nostra visione. Per noi era importante avere a disposizione elementi come le luci e le ombre, che sono molto esigenti in termini di prestazioni. E cose come le condizioni atmosferiche dinamiche“.

L’intervista completa ha fornito molti dietro le quinte sullo studio dietro Assassin’s Creed Shadows, ma il portavoce ha voluto fare una chiosa importante: “Creare giochi è difficile, richiede molto tempo e passione e si vuole evitare di fare le stesse cose, ma in modo diverso“. Ricordiamo che Assassin’s Creed Shadows sarà disponibile dal 15 novembre 2024 per tutte le principali piattaforme.