Anthem, BioWare riconosce problemi nello studio
Una mail interna dello studio rivela la realtà dei fatti
Che Anthem abbia avuto sofferto di parecchi problemi durante il lancio (e non solo) è cosa ben nota. Meno nota è la responsabilità di questo risultato, che per settimane ha visto community e media puntare il dito in egual misura verso EA piuttosto che BioWare, tra mezze verità e pura speculazione.
Dopo il lungo report pubblicato qualche giorno fa da Kotaku, BioWare aveva risposto con un comunicato ufficiale in cui negava parte dei problemi, in particolar modo relativi alla cultura aziendale di crunch (la pratica di lavorare a oltranza giorno e notte per raggiungere gli obbiettivi di sviluppo) e il conseguente aumento di stress e calo di efficienza del personale durante lo sviluppo di Anthem.
Tuttavia, è di meno di 24 ore fa una nuova notizia di Kotaku in cui è stata esposta una mail interna di BioWare, i cui contenuti sembrano indicare che il problema crunch precedentemente negato è invero esistito e riconosciuto anche dal management della software house. Riportiamo qui di seguito la nostra traduzione di questa mail scritta da, Casey Hudson – General Manager di BioWare – ed inviata a tutto lo staff:
Ehi BioWare,
Volevo inviarvi un messaggio per esporre i miei pensieri sull’articolo di Kotaku e la discussione online che ha sollevato.
L’articolo menziona molti dei problemi dello sviluppo di Anthem e di alcuni precedenti nostri progetti. E traccia una linea tra quei problemi e la qualità del nostro luogo di lavoro, e del benessere del nostro staff. Questi problemi sono reali ed è nelle nostre priorità continuare a lavorare per risolverli.
Abbiamo ritenuto fuori luogo l’aver nominato specifici sviluppatori come bersagli per la pubblica accusa. Non è giusto ed è estremamente traumatico isolare le persone in questo modo, e non accettiamo questo trattamento verso nessuno del nostro staff. Questo è il perché non abbiamo partecipato all’articolo e abbiamo fatto un comunicato in merito.
Quando mi è stata offerta la possibilità di ritornare a BioWare come GM, ho accettato il ruolo sapendo che lo studio stava provando sfide significative di salute del team, visione creativa, e focus organizzativo. Sono stata (e continuo ad essere) eccitata di aver aiutato ad apportare miglioramenti in quelle aree perché amo questo studio e, sopratutto, voglio creare un luogo dove tutti voi abbiate felicità e successo.
Non vi racconterò di aver svolto bene quel lavoro, e in un giorno come questo di certo non mi sento di averlo fatto. Ma alcuni dei passi che abbiamo fatto verso questo includono maggior concentrazione nei valori e nella missione dello studio, così da avere una chiara visione di chi siamo qui e come definiamo degli standard alti per la nostra cultura aziendale. Abbiamo aggiornato la struttura del nostro studio intorno a una matrice così che i direttori di dipartimento possano essere pienamente concentrati sul supporto alle carriere individuali e sul benessere. Stiamo definendo migliore chiarezza dei ruoli così che le persone possano eccellere di fronte ad aspettative evidenti. E stiamo ponendo luogo cambiamenti di produzione che daranno maggiore chiarezza alla visione del progetto così come al periodo di post-produzione, così da poter diminuire la pressione e ansietà dei team durante lo sviluppo.
Ma so che c’è molto altro da fare, e ne parleremo più dettagliatamente di altre azioni che abbiamo pianificato in risposta a feedback interni e postmortem durante la riunione generale della prossima settimana. Come sempre, continuate a inviare feedback sui prossimi passi che possiamo intraprendere per rendere BioWare il miglior luogo di lavoro possibile.
Sono intenzionata a renderci un luogo dove manteniamo fede alle più alte aspettative per i giochi BioWare, attraverso un ambiente di lavoro tra i migliori al mondo. Con il vostro aiuto, ci arriveremo.
Vi prego di farmi sapere se desiderate parlare di persona, sarà felice di trovare del tempo per sentire i vostri pensieri.
Casey
Sebbene contrastante con le dichiarazioni pubbliche prima citate, la mail ha tuttavia un tono propositivo che pare voler indicare come lo studio abbia davvero a cuore l’idea di rimettere in sesto lo studio. Non possiamo che sperare nel meglio per il futuro dei dipendenti (e di Anthem).