Animal Crossing: New Horizons arriva in un’università italiana
Animal Crossing conquista l'Ateneo di Macerata, il primo ateneo a trasferirsi sull'isola di Tom Nook.
Animal Crossing: New Horizons è un gioco sorprendente e malleabile, conosciuto per le sue possibili implicazioni sociali. Abbiamo infatti parlato in queste pagine di un talk show tenuto su New Horizons che ha avuto tra gli ospiti Phil Spencer di Microsoft, e addirittura il candidato democratico Joe Biden si sta servendo dell’isola durante le presidenziali statunitensi.
Ora è il turno di una realtà italiana: si tratta dell’Università di Macerata, che ha deciso di creare una propria isola digitale all’interno del videogioco Nintendo, fornendo a tutti gli studenti uno strumento diverso per rapportarsi con il proprio Ateneo e i compagni di corso.
Il programma prende il nome di Progetto Inclusione 3.0 e fa sì che l’Università di Macerata sia la prima realtà accademica che sbarca all’interno di Animal Crossing: New Horizons. Tra i fautori la professoressa di pedagogia e didattica speciale Catia Giaconi, studenti esperti del mondo Nintendo, e l’agenzia di comunicazione Promise Group. La professoressa Giaconi ha commentato a riguardo:
Noi siamo partiti dall’ipotesi di progettare e costruire una “isola” UniMc, dove gli studenti si potevano (e si possono) incontrare e interagire grazie a modelli personalizzati. Dalla costruzione dell’isola, alla condivisione di argomenti importanti per il periodo che stavano vivendo, l’isola ha permesso di dar voce ai diversi potenziali espressivi, sfruttando le modalità preferite di interazione di ciascun studente. Il progetto ha permesso di valorizzare gli svariati stili comunicativi e creare diversi percorsi di personalizzazione per continuare a incontrarsi, in un periodo così delicato come quello che gli studenti, soprattutto con disabilità, stavano attraversando.
Il progetto è iniziato nel periodo del lockdown, in piena pandemia da Coronavirus, ed ora sta prendendo altre forme come ad esempio, offrire la possibilità di incontri virtuali con docenti e studenti di altre nazioni. Animal Crossing: New Horizons affascina quindi anche l’ambiente accademico e le università, come si può leggere da un articolo apparso sul Washington Post a luglio, e dimostra la capacità alternativa e costruttiva dei videogiochi.