Addio a John Kirby, l’avvocato che salvò Nintendo
L'avvocato difese Nintendo contro Universal City Studios nel processo di Donkey Kong.
John Kirby, avvocato legato all’industria videoludica e non solo, è passato a miglior vita qualche giorno fa causa un tumore del sangue. Aveva 79 anni ed era originario di Falls Church, Virginia, stato presso il quale ha studiato per diventare avvocato.
A lui è stato ispirato il nome della simpatica palletta rosa che risponde al nome di Kirby, apparso per la prima volta nel 1992 in Kirby’s Dream Land. Leggenda narra che una copia del gioco arrivò anche nelle mani di John, che rimase divertito e lusingato.
La sua professione lo porterà anche a difendere strenuamente Nintendo in un’aula di tribunale nel 1987 contro Universal City Studios che aveva citato in giudizio la compagnia giapponese per violazione di copyright: secondo la Universal il personaggio di Donkey Kong ricordava troppo King Kong, l’ottava meraviglia del mondo. Il processo finì a favore di Nintendo grazie al sangue freddo di Kirby, permettendogli di continuare a scalare le vette del mercato americano. È possibile leggere questa e altre storie nel libro Console Wars di Blake J. Harris.
Per i suoi servigi, Nintendo regalò all’avvocato una barca da 30.000 $, prontamente nominata “The Donkey Kong”. Nel corso della sua carriera Kirby ha difeso altre compagnie come Pepsi e America Online, oltre che aver lavorato presso la Civil Rights Division e aver aiutato alla formazione del Voting Rights Act del 1965 (che garantiva il diritto di voto alle minoranze razziali).
Avrebbe compiuto 80 anni il 22 ottobre. Per una panoramica più completa sulla vita dell’uomo che ha salvato Nintendo vi rimandiamo al necrologio pubblicato sul New York Times e ci uniamo alle altre testate videoludiche per salutarlo e ricordarlo con affetto.